26 cori partecipanti, 1200 coristi, provenienti da 17 nazioni
sono anche le ragioni perché nell'ultimo periodo non aggiorno il blog come al solito - sono completamente immersa nei canti a cappella.
Oggi ero con i coristi di Riga. Dalle 11 in Campo Santo Stefano dove si sono esibiti 4 cori: russi, tedeschi, svedesi e i miei lettoni. Hanno cantato per ultimi, ma secondo il mio parere sono stati i migliori e gli unici ad osare cantando divinamente i loro canti tradizionali: lo schiocco delle dita a mo' di percussioni, uno strano fruscio di foglie metalliche ed un semplice triangolo, con moderazione ma grande effetto - il bis l'hanno fatto solo loro.
Per inciso le calze rosse non esistono, è impossibile trovarle in Lettonia. Di quel preciso rosso che indossavano le coriste. Sono state acquistate in internet.
Appena hanno capito che io vivo a Venezia, proprio A VENEZIA, si sono illuminati come solo gli adolescenti sanno fare. Hanno voluto che li portassi dentro quell'altra Venezia, normale, quotidiana, quella che vivono i loro coetanei. Li ho guidati attraverso le scorciatoie nelle calli che uso ogni giorno per evitare i turisti. Procedevamo lentamente perché ogni particolare - come le cartoline dei gatti ad ogni angolo e nemmeno uno in carne ed ossa - suscitava domande, esclamazioni, battute perspicaci. Erano così felici per il canto nel campo che volevano cantare in Erberia ed in cima a Rialto… non lo hanno fatto solo per via dei chilometri che abbiamo consumato, eravamo ed erano stanchissimi. La pizza esiste in ogni angolo del mondo. Ma quella al taglio mangiata sulle panche di Santa Margherita ha fatto si che se ne portasserò delle altre appresso, per la cena in albergo. Comprese alcune piadine.
Hanno un modo speciale per contarsi tra di loro, per capire se qualcuno si è perso: non il solito un-due-tre con l'indice che segna l'aria puntando le persone da lontano. Ma il prof batte la mano, con vigore e in alto, ad ogni suo ragazzo. Il contatto fisico, il rumore ritmato e lo spirito di squadra, fanno in modo che anche una scena così allegra esiga un applauso.
Di questi quaranta e passa adolescenti - più di qualcuno è rimasto ammalliato, letteralmente folgorato da Venezia, da ogni singola anche più piccola cosa. In un sottoportego stretto e buio i loro occhi illuminavano il passaggio. E sono certa che ci rivedremo presto. Questo coro lettone ha un bellissimo nome: Mes lidosim… che in lettone significa 'stiamo volando'. Avranno affascinato pure il capitano della lancia che ci ha portato indietro, perché mi ha permesso di guidare, per l'intera tratta, volando.
(29 aprile 2013)
Il giorno successivo ho trascorso con i Norvegesi del coro SolHeimKoret (Sole…Casa…Coro) non esistono le parole che possono descrivere i regali che mi hanno donato.
Questo gran bel coro di 46 voci (e non erano 'al completo') e la condutrice Inger spruzzavano allegria e sorrisi in continuazione, ai momenti mi sembrava di essere in gita con gli amici da qualche parte del mondo. Fino a quando ci siamo trovati davanti alla bellissima facciata della Chiesa di San Moisè. Stupore e risate di gioia. Si sono posizionati subito a fare la prima prova all'aperto, la seconda dentro, all'altare della chiesa e poi il concerto, per ultimi. La chiesa si è riempita in un attimo. Ci è arrivato pure il sole attraverso la rosetta della chiesa, ad illuminarli. Non ce n'era bisogno, ci illuminavano più del sole. In un momento del crescendo collettivo, mentre cantavano Brølløpsmarsj (Wedding March) scritto dalla condutrice stessa Inger-Pernille Stramrud per il matrimonio dei due suoi coristi presenti nel coro in quel momento - è accaduto qualcosa di meraviglioso. Lei si è allontanata dal coro, parecchio, verso il centro della chiesa e conduceva (suonava) le loro incredibili voci con tutta se stessa, mi è sembrato di poter vedere le voci, fisiche, le stringhe che Inger tendeva e rilasciava, le onde fortissime che tra tutti loro hanno creato un corpo unico, uno spazio di risonanza che ci ha inghiottiti tutti quanti presenti nella chiesa. Il sole compreso.
Il dopo concerto era quasi senza parole, i loro occhi lucidissimi e una mischia di abbracci stretti. Non si sono mai sentiti così. Le loro chiese, protestanti, sono sempre di legno, non saranno mai acustiche come possono essere quelle con i marmi e le pietre di chiese cattoliche. Non potevano non cantare ancora anche se il concerto in chiesa era finito, e si sono messi a cantare davanti, sul ponte, alla gioia dei passanti, turisti, ospiti del Hotel Bauer, pure i gondolieri avevano smesso di brontolare. Ma non è finita qui.
Li ho accompagnati a Punta Sabbioni dove li aspettava l'autobus per riportarli al loro hotel a Jesolo. Canticchi e perenne risate lungo il tragitto. Mi hanno salutato uno ad uno, chi con frasi carine, chi con domande, chi con promesse. Al parcheggio semi-vuoto in attesa della corriera mentre ero per un attimo in disparte a verificare le telefonate perse sul cellulare, mi si è avvicinata da dietro Inger poggiando la mano sulla mia spalla, dicendo: "Vieni qua nel centro, abbiamo un regalo per te."
Mi sono girata e ho visto 46 persone disposte in cerchio perfetto, lei mi ha preso per la mano portandomi incredula verso il centro: "Ti canteremo una canzone, "Irish Blessing" perché sei una bellissima persona".
Già le lacrime facevano capolino mentre le combattevo ed eravamo ancora nel silenzio, sorridenti, tutti muti dalle emozioni. Inger ed io eravamo le uniche nel centro. Hanno iniziato il canto. Un canto dolcissimo, tenero, magico e così potente. Quello che ho vissuto prima nella chiesa, ora veniva condotto tutto verso me, le loro voci mi accarezzavano, una ad una, ho sentito chiaro e forte ogni loro abbraccio, ogni carrezza sul viso, sui capelli, dentro di me. La giornata moriva già gravida di notte. Con me nel limbo piena di loro 46 anime. Per sempre.
(30 aprile 2013)
Natasa Radovic alias Carousel Loader
I am thanking the organizer Venezia in Musica for their ENGLISH and GERMAN translation of the article.
(programma in fondo pagina)
© 2013 Carousel Loader
Sul programma sottostante sono segnati in rosso i cori che ho conosciuti da vicino, trascorrendo con loro una o più giornate.
28 apr - 2 mag 2013
Compie dieci anni Venezia in Musica, il concorso e festival corale internazionale che dal 2003 sceglie Venezia (solo per i concerti d'incontro, in chiese selezionate e nei campi di Venezia) e Jesolo per le esibizioni di oltre 26 cori provenienti da 17 Nazioni che si riuniscono per concertare e vivere una vera e propria esperienza artistica.
I festival di INTERKULTUR rappresentano il momento di maggior successo della scena corale mondiale.
Negli ultimi ventiquattro anni migliaia di coristi di tutti i continenti hanno partecipato alle manifestazioni organizzate in tutto il mondo con lo scopo di offrire ai cori interessanti opportunità per confrontare le loro capacità e favorire gli incontri sul piano artistico.
Il concorso si tiene a Jesolo, ecco la parte del programma per Venezia
Lunedì 29 aprile
11:00 Campo S. Stefano (Venezia) Concerto (open air)
CONCERT CHOIR PHOENIX - TANEEV MUSIC SCHOOL (Russia), Dir. Elena Sveshnikova KORITSIA (Svezia - Sweden), Dir. Karin Fagius
CHOR AM HELMHOLTZ GYMNASIUM POTSDAM (Germania - Germany), Dir. Helgert Weber MES LIDOSIM... (Lettonia, Latvia) , Dir. Liene Batna
11:00 Chiesa San Moisè (Venezia) Concerto - Concert
CHAMBER FEMALE CHOIR ANIMA (Russia), Dir. Irina Ruvinskaya
VOX AUREA (Finlandia - Finland), Dir. Sanna Salminen
“GIOIA DI CANTARE” TORUN MUSIC SCHOOL CHILDREN CHOIR (Polonia - Poland), Dir. Renata Szerafin-Wojtowicz
17:00 Campo S. Stefano (Venezia) Concerto (open air)
FMV ÖZEL ERENKÖY ISK ELEMENTARY SCHOOL (Turchia - Turkey), Dir. Nurdan Kaya
MIXED CHOIR ITL SEGAKOOR (Estonia), Dir. Paul Purga
KLAIPEDOS VYDUNO MOKYKLOS VAIKU CHORAS (Lituania - Lithuania), Dir. Arvydas Girdzijauskas
17:00 Chiesa San Moisè (Venezia) Concerto - Concert
SKALI MIXED CHOIR JELGAVA (Lettonia - Latvia), Dir. Maija Branka
THE DUKE OF CORNWALL SINGERS (Sudafrica - South Africa), Dir. Yvette Schoeman GUSTAVI UNGDOMSKÖR (Svezia - Sweden), Dir. Petter Ekberg
Martedì 30 aprile
17:00 Chiesa San Moisè (Venezia) Concerto - Concert
VAIKU CHORAS ZELMENELIAI (Lituania – Lithuania), Dir. Valdas Macˇ iulskas
VICTORIA (Russia). Dir. Tatiana Kuznetsova
SOLHEIMKORET (Norvegia – Norway), Dir. Pernille Stramrud
18:00 Chiesa Santa Maria dei Miracoli (Venezia) Concerto - Concert
CLEAR VOICES (Bielorussia – Belarus), Dir. Albert Kozhushkevich LUYS VOCAL QUINTET (Armenia), Dir. Sofya Konjoyan GAUDEAMUS (Moldavia - Moldova), Dir. Svetlana Postolachi
19:00 Basilica Santi Giovanni e Paolo (Venezia) Concerto - Concert
CAMERATA CORAL DE LA FACULTAD DE MúSICA DE LA UNIVERSIDAD VERACRUZANA (Messico – Mexico), Dir. Rubén Barrientos Calderón
TONIKA (Lettonia - Latvia), Dir. Inga Cimina
ROSSMOYNE SENIOR HIGH SCHOOL (Australia), Dir. John Chatfield and Catherine Pearce
20:00 Basilica S. Maria Gloriosa dei Frari (Venezia) Concerto - Concert
FALU KAMMARKÖR (Svezia – Sweden), Dir. Tony Margeta SOLA FIDE (Norvegia – Norway), Dir. Janicke Damm Rusti
STOCKHOLMS MUSIKGYMNASIUM YOUTH CHOIR (Svezia – Sweden), Dir. Helene Stureborg