RIALTOLIBRI: Rassegna di libri, vini e incontri con scrittori

1969212 1427339344174546 533653844 n

Un libraio incontra un oste e decidono di portare i libri fuori, in mezzo alla gente.

Nasce RIALTOLIBRI e la Pescheria si riempie delle voci degli scrittori.

I libri parlano alla gente e il vino fa loro compagnia.


Rassegna di libri, vini e incontri con scrittori

Pescheria di Rialto – 16 marzo > 27 aprile 2014


RialtoLibri nasce per creare occasioni di incontri letterari informali in un posto insolito, la pescheria di Rialto.

Gli incontri vedranno da una parte lo scrittore che presenta e legge il libro e dall’altra il pubblico che ascolta e interviene  sorseggiando un buon bicchiere di vino.


Domenica 16 marzo, 19.00 -20.30

Bowling di Nicola Manuppelli, edizioni Barney.

Il libro

Violenza, sport, legami e promesse tradite. Un gruppo di amici rimasti chiusi dentro una sala da bowling, mentre fuori imperversa una tempesta di neve. Un racconto dark, una fotografia di un gruppo di persone fra le quali negli anni si è creata come una specie di burrone. Una novella visionaria sull’oscurità che sta “al di fuori,” in un luogo sospeso nel tempo.

L’autore

Nicola Manuppelli da anni si occupa della scoperta e della traduzione di autori noti e meno noti della letteratura americana e irlandese. Ha pubblicato diversi racconti, “Bowling” è il suo primo romanzo.

L’incontro

Attraverso la voce dell’autore risuoneranno fra le antiche pietre veneziane le atmosfere americane, quelle che film e libri ci hanno abituato a conoscere. Per accompagnarci in questo viaggio, il vino scelto è Rosso Veronese Corvina e Bianco Veronese Garganega  prodotto dalla casa FASOLI GINO 


Domenica 23 marzo,19.00 -20.30

Guida alle città ribelli: Parigi, Barcellona, Roma. E Venezia? , edizioni Voland.

Voland ha pubblicato le guide ribelli di Parigi, Barcellona e, ultima uscita, Roma. Pensando a una guida simile per Venezia, una serata di racconti e musiche che leghino luoghi e episodi della Venezia ribelle.

Le due curatrici della guida racconteranno luoghi e persone della Venezia ribelle in tre episodi del recente passato e del presente, con l’accompagnamento musicale di Giovanni dell’Olivo e la collaborazione di Luana Castelli (Donne a Venezia: campo Santa Margherita), Cesare Scarpa (La Giudecca, il carcere femminile e le potenzialità svelate) ed Enrica Cavarzan (Marghera, via della Pila, Open Studios).

Il pubblico, oltre ad assistere alla nascita di questa guida alla Venezia ribelle, sarà invitato a portare il proprio contributo segnalando persone, luoghi ed episodi.

Il vino scelto per la ribellione non poteva che essere un rosso: Extremo Merlot del Monferrato  prodotto dalla casa TORELLI.


Domenica 30 marzo,19.00 -20.30

Almanacco del giorno prima di Chiara Valerio, edizioni Einaudi.

almanacco-del-giorno-prima

Per Alessio Medrano la matematica è la chiave per leggere il mondo. Con i numeri ha giocato fin da bambino, e ne ha fatto un mestiere. A 34 anni sta creando un fondo finanziario sicuro e conveniente: compra, per poi rivenderle, polizze di persone che non vogliono più pagare l’assicurazione sulla vita. Si chiama death bond, anche se Alessio più che di morte preferisce parlare del tempo che rimane. Solo che una di queste polizze appartiene a Elena Invitti, una donna bellissima e più vecchia di sua madre. Cosi, risolvendo l’equazione che lega il tempo al denaro e il denaro alla possibilità di ricomprare ciò che si è perduto, Alessio Medrano si trova davanti l’amore.

Chiara Valerio ha pubblicato diversi libri fra cui “La gioia piccola d’esser quasi salvi” (Nottetempo). Scrive per l’Unità e il Sole 24ore, è nella redazione di Pane Quotidiano e cura la collana di narrativa italiana di Nottetempo.


L’incontro

Oltre a leggere e presentare il suo libro, Chiara Valerio è la persona adatta a raccontare la situazione dell’editoria italiana. Per tirarci un po’ su: Franciacorta Brut e Saten prodotto dalla casa CLARABELLA.



Domenica 6 aprile,19.00 -20.30

Piccola osteria senza parole di Massimo Cuomo, edizioni e/o.

Un’epopea del Nordest: in un’osteria al confine tra Veneto e Friuli vivono uomini sgangherati e taciturni, bestemmiatori feroci, razzisti in superficie eppure profondamente altruisti.

piccola osteria senza parole

Il racconto è ambientato in un piccolo paese, Scovazze, una specie di Macondo della pianura veneta, un posto mitico e immaginario, dove nessuno arriva, dove nulla cambia, i gesti sono sempre gli stessi, le parole non servono.
Il centro del paese è l'osteria, gestita da Gilda dalle grandi tette.
Scovazze, nome di paese inesistente, ha un significato chiaro: rifiuti.
Ed è a Scovazze che per caso arriva Salvatore Tempesta, un meridionale, un terrone come verrà chiamato dai locali.
Tempesta di nome e di fatto, il suo arrivo servirà a modificare per sempre la situazione del paese e dei suoi abitanti.
La storia è bella, a tratti commovente, scritta con ottima padronanza di mezzi, raccontata tramite tutti i paesani, con stacchi continui da uno all'altro perchè, alla fine, non c'è un protagonista ma è una storia corale.
Al di là della storia, questo libro mi ha colpito per l'aspetto universale che affronta: la comunicazione fra esseri umani.
Per l'autore, che si traveste da giovane avventore dell'osteria che scrive quello che succede, la comunicazione è sempre possibile, basta volerlo. Non esiste un unico modo: di sicuro Tempesta, il terrone, ha le parole e sa usarle. Tempesta possiede anche questo gioco, il Paroliere, che diventerà nel corso della storia un oggetto totemico. Ha le parole che gli abitanti di Scovazze non hanno. Ma più di questo ha l'empatia, la capacità di mettersi nei panni degli altri e con loro comunicare. E sa capire il linguaggio degli altri, fatto di silenzi, fatto di gesti, fatto di nulla.
Sarà proprio la comunicazione, verbale e non, che cambierà Scovazze: sarà Tempesta che farà vedere come le difficoltà che due persone trovano nel comunicare possono essere facilmente e con (molta) soddisfazione superate.


Gli-eroi-imperfetti

Domenica 13 aprile,19.00 -20.30

Gli eroi imperfetti di Stefano Sgambati, edizioni Minimum Fax.

Una storia oscura e sensuale, che mescola giallo, eros e romanzo di formazione, vite che si intrecciano illuminando le paure e le speranze che pulsano sotto l’apparente normalità di tutti noi.

Stefano Sgambati si occupa di giornalismo e letteratura, ha pubblicato un libro di racconti e due saggi narrativi. Gli eroi imperfetti è il suo primo romanzo.

Vino in abbinamento: Lambrusco Nero Maestri  prodotto dalla casa QUARTICELLO.


Domenica 27 aprile,19.00 -20.30

Si fa presto a dire Adriatico di Fulvio Ervas, edizioni Marcos y Marcos.

Un’occasione per ripercorrere dalla voce dell’autore tutte le avventure del suo eroe, il commissario Stucky: da Venezia alle colline del prosecco per finire sulle coste croate. E per accompagnare Fulvio Ervas nelle letture, il prosecco è d’obbligo: Prosecco col fondo Era e Brut DOCG Nature  prodotto dalla casa RENZO REBULI.

Una storia di pescatori chioggiotti che, rimasti a terra, si inventano una nuova vita come pirati lungo le coste croate: anche di questo parla l'ultimo libro di Fulvio Ervas e quale posto migliore per presentarlo della Pescheria a Rialto?

Fulvio Ervas torna con un libro sulle avventure dell'ispettore Stucky, questa volta impegnato in una indagine fuori dalla sua giurisdizione, in Croazia.

Molto si può dire di questo libro, molti gli aspetti che possono interessare: si potrebbe anche leggere come un piccolo vademecum turistico, seguendo Stucky per i vari posti della Croazia che visita prima in vacanza e poi per l'indagine.

Ma, da veneziano, l'aspetto che più mi è piaciuto è la banda di chioggiotti che, perso il lavoro di pescatori, si improvvisano pirati, con D'Annunzio come nume tutelare. Con una serie di pescatori che fanno tutti di cognome Boscolo o Tiozzo e quindi devono essere riconosciuti dai soprannomi, con uno che di nome fa Gregorypeck Boscolo (leggenda metropolitana che diventa realtà su carta), con la particolare cadenza del dialetto chioggiotto, tutto poteva portare verso la descrizione di macchiette più che di personaggi. Invece Ervas riesce a trarli fuori dalla loro situazione comica o da commedia e a farli diventare delle vere figure tragiche, singoli che a causa di un qualcosa più grande di loro perdono lavoro e significato e che, grazie al mare, all'Adriatico, trovano qualcos'altro: sono senza dubbio dilettanti allo sbaraglio, conoscono il mare ma non sanno bene nè fare gli skipper nè i pirati ma le loro peripezie fanno al massimo sorridere, mentre senti crescerti dentro una simpatia per loro, una comunanza nella voglia di cambiare e di libertà, senti che sono loro i veri eroi di questo libro, quasi ti diventa simpatico anche D'Annunzio.

Fulvio Ervas è autore dei libri del commissario Stucky (Finchè c’è prosecco c’è speranza, Buffalo Bill a Venezia) e del libro campione di vendite 2013 “Se ti abbraccio non aver paura”.

Libreria Marco Polo

rialto libri


1897990 1429651157276698 1715638241 n

Il Gazzettino, 15 marzo 2014

10006341 1429651217276692 1158903833 n

La Nuova di Venezia, 15 marzo 2014

1010569 1429663763942104 1329449482 n

Il Corriere del Veneto , 15 marzo 2014


© carousel loader dal 1992 e speriamo ancora