
Venezia, Teatro Fondamenta Nuove
martedì 27 nov h 21
HASSAN KHAN || SUPERSTRUCTURE
(elettronica)
Evento in collaborazione con Palazzo Grassi – Punta della Dogana – François Pinault Foundation
La rassegna "Incontri con gli artisti" promossa da dalla François Pinault Foundation si rinnova e apre a formule e proposte "altre", tra cui workshop e concerti.
In questa prospettiva di scambio e incontro con un pubblico ancora più vasto nasce la collaborazione tra Teatro Fondamenta Nuove e la François Pinault Foundation, che vedrà protagonista l'artista e musicista egiziano HASSAN KHAN.
Nel concerto "Superstructure", recentemente presentato anche a Parigi all’auditorium del Louvre, l’artista utilizza la sua tipica combinazione tra suoni orginali e performance live, proponendo quattro dei suoi set più significativi: «A short story based on distant memory» basato su ipnotici arrangiamenti per strumenti a corda e modulazioni di ritmi sincopati; «The Big One» realizzato attraverso la giustapposizione di elementi musicali chaâbi rielaborati al sintetizzatore; «12 pieces for piano and electronica» che propongono brevi pezzi al piano cui sono associati arrangiamenti elettronici e infine «Superstructure: the ammunition of the nation» che attraverso la continua trasformazione in crescendo di una cellula sonora sapientemente decostruita segna il passaggio da un universo intimo e fragile a un esplosivo e coinvolgente momento collettivo.
Il concerto sarà preceduto LUNEDI 26 NOVEMBRE, alle ore 18, da un appuntamento a PUNTA DELLA DOGANA. Hassan Khan sarà in conversazione con Andrea Lissoni, curatore dell’Hangar Bicocca a Milano. Modera l’incontro Caroline Bourgeois, curatrice delle due mostre in corso a Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/S4JLwT
Hassan Khan vive e lavora al Cairo. Nella sua attività d'artista, utilizza principalmente il video, m a si interessa parallelamente alla musica e alla scrittura. Dagli anni ‘90 conduce una ricerca musicale che unisce composizione e interpretazione. Da solo, con l’ausilio di un mixer, l’artista manipola e trasforma in maniera sorprendente diversi tipi di materiali sonori, prodotti da lui stesso attraverso un processo di ibridazioni multiple. Khan trae la propria ispirazione da un amplissimo ventaglio di generi e stili che vanno dalla musica popolare egiziana, come il Chaâbi – utilizzata per esempio nell’opera Jewel attualmente esposta nella mostra "La Voce delle Immagini" a Palazzo Grassi – sino al linguaggio minimo della musica contemporanea o “colta”. Ha tenuto concerti in numerose città del mondo. L´album "Tabla Dubb" di Hassan Khan è disponibile presso la label 100copies.
www.hassankhan.com
