BAAP!

BAAP! Veniceland Tour 25 feb - 4 mar 2013
ha aperto la stagione dei 
Carousel Beats… e la prima volta non si scorda mai

E poi sono tornati!

BAAP! Back in Lagoon Tour! 7-12 sett 2013

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Giacomo Ancillotto - guitar
Ermanno Baron - drums
Tony Cattano - trombone
Roberto Raciti - bass

© 2013 Carousel Loader

Il quartetto Baap! nasce dall'incontro di quattro musicisti nell'ambito delle attività del collettivo musicale Franco Ferguson.

Il gruppo è guidato dal trombonista siciliano di Lentini, ma Livornese d'adozione Tony Cattano, con lui il chitarrista Giacomo Ancillotto, Il contrabbassista Roberto Raciti e il batterista Ermanno Baron. Il repertorio del quartetto Baap! non è mai preordinato, ma reagisce al tipo di sala e di pubblico, potendo variare tra le influenze e i linguaggi più diversi: ballate alla Tom Waits, rocksteady, reggae o libera improvvisazione… musica originale sempre alla ricerca di soluzioni inattese e della creazione estemporanea di scenari che assumono forme nuove e uniche in continuo divenire.Il concerto di Baap! è infatti concepito come una grande narrazione in cui sia i musicisti che le composizioni, come i protagonisti di un racconto, dialogano, si inseguono e ritornano con continui colpi di scena e cambi di atmosfera. Più che un genere, i quattro si identificano nel perfetto stile Kirk Douglas, ovvero un guazzabuglio creativo e intelligente, un calderone nel quale mescolare generi e linguaggi: una musica alla ricerca di soluzioni inattese e della creazione estemporanea.La musica di Baap! è permeata da un vago sapore fergusoniano, con influenze che spaziano dal reggae alla musica per il cinema, dall’improvvisazione radicale al senso della melodia mediterranea, in perfetto stile Kirk Douglas!

"Cattano mostra un bella conoscenza della storia del jazz e del suo strumento utilizzando a sorpresa suoni presi a prestito dall’era prebop, con sordine di tutti i tipi, ma dà un prezioso contributo anche quando le atmosfere si fanno più moderne e complesse, lasciando sempre un’impronta indelebile. I suoi sidemen non sono da meno. Con i loro ritmi in battere, chitarre alla Hendrix, contrappunti al trombone del leader, fanno si che il concetto di gruppo diventi realtà. Lungo la strada toccano tante realtà, che vanno da Mangelsdorff al blues ai musicisti prebob, dai chitarristi fusion a quelli jazz, insomma una ricetta dai toni forti ed originali che appare riuscita. Belle le architetture e gli svolgimenti che dimostrano la maturità della band." 
Vittorio Lo Conte, All about jazz Italia

Decisamente tutta un'altra musica, il trombone è unico, consiglio vivamente l'acquisto del loro primo album:

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