Bad Uok

Per convenienza potremmo definirli avant-jazz: un melting pot stilistico in cui convivono passaggi ambient, momenti intimisti e attimi di jazz rock.
Andrea Grillini - batteria
Leonardo Rizzi - chitarra
Andrea Calì - pianoforte/ fender rhodes
Il merito principale dei Bad Uok, quartetto di base a Bologna, è la codifica di un linguaggio personalissimo, e la cosa non è affatto scontata, sia perché il disco ‘Enter’ è il loro esordio assoluto, sia per l’età relativamente giovane dei musicisti (tutti under 30). La ricerca di un’impronta riconoscibile parte sin dalla configurazione della line-up, che decide di fare a meno del basso: nonostante ciò, ‘Enter’ è un disco in cui la ritmica e le basse frequenze giocano una parte importantissima, forse proprio perché il suddetto risultato viene cercato rimpiazzando il ruolo delle quattro corde con strumenti dal tono altrettanto “oscuro” come il Fender Rhodes (a cura del pianista Andrea Calì), finanche, in alcuni episodi, la chitarra baritona di Leonardo Rizzi.
Uok non passa comme l'acqua sulle pietre.
Se provoca disagio è intollerabile.
Se piacere, mistico.
Suoni talvolta come piante crescono dal nulla.
Talvolta invece come creature solide si muovono rapide in scenari elettrici,
o fra linee di percussioni ossessive: primordi. Momenti in cui l'acqua limpida si intorbida fino a diventare fango, massi si sfaldano tornando acqua.
Uok non accompagna il tè, nè è luogo di buona conversazione. Vuole essere sentito.
Se si accorge di parlare da solo alza il volume a costo di restare da solo.
Per dire quello che ha da dire, senza pretese, senza elitismi.
Bad Uok was born in the summer of 2010.
It is a bassless quartet featuring Federico Pierantoni on trombone, Andrea Calì on the piano and Fender Rhodes, Andrea Grillini on drums and Leonardo Rizzi on guitars.
It released it’s first album ”Enter” for Auand Records in January 2013.
It has been performing aroud 40 concerts in Italy including performances on national and local radios.
In july 2013 it has won the third price at the ”Festival Nazionale dei Conservatori”.
There are a few ideas that creates the sound of the band:
-The basslessness gives room for unorthodox ways of playing. It also provides an ease to go in more open directions.
-The tunes are composed individually, but the arrangement is made during rehearsals collectively, and after it has been played for sometimes, gets completely modified. This gives new life to the tunes.
The band is now working on the harmonic field, after having focused mostly on rhythmical research.