L'oasi delle dune degli Alberoni, gestita dal WWF dal 1997, ricopre un'area di 160 ettari all'estremità sud dell'isola del Lido, dopo l'abitato di Malamocco. L'area è composta da un sistema dunoso lungo circa 2 km, che si estende dai Murazzi alla diga degli Alberoni, alle cui da spalle sorge una vasta pineta di circa 30 ettari. Si tratta di un ambiente di grande interesse ecologico-naturalistico abitato da un'avifauna molto ricca che sceglie la zona per la sosta e lo svernamento.
Al posto di quest'area una volta c'era il mare, nel 1800 l'acqua lambiva l'antico Forte Alberoni, dove oggi sorge il Golf Club. La spiaggia si è formata in seguito alla costruzione, nel 1872, della diga Nord della Bocca di Malamocco a ridosso della quale la corrente marina antioraria ha in seguito accumulato enormi quantità di sabbia. Il vento e la bora da nord-est hanno poi fatto il resto, modellando il sistema di dune che è diventato l'habitat di un sistema floro-faunistico con caratteristiche endemiche, esclusive del litorale veneziano.
Dal mare verso l'interno l'area si caratterizza per il susseguirsi di diversi ambienti psammofili:
la spiaggia nuda, le dune mobili con vegetazione pioniera e consolidante e una fauna a caratterizzazione mediterranea, le dune interne, al riparo dai venti dominanti, con praterie aride e con una flora simile a quella di steppa e infine le bassure interdunali, colonizzate da praterie umide. Completa questo ricco quadro naturalistico un vasto ambiente boscato di pineta, creato da un rimboschimento del dopoguerra e oggi gestito dai Servizi Forestali Regionali.
In questo sistema dunoso, tra i meglio conservati dell'Alto Adriatico, sopravvive l'ecosistema originario delle coste sabbiose dell'Alto Adriatico, ecosistema studiato dai maggiori botanici tra cui Beguinot, Marcello e Pignatti.
Sulla duna dominano le specie endemiche caratteristiche dei litorali sabbiosi dell'Alto Adriatico, tra cui:
- lo sparto pungente: il cui nome significa "amante della sabbia", una pianta perenne della famiglia Graminacee che forma fitti cespugli con rami pungenti ed eretti e lunghi e profonde radici in grado di assorbire acqua e di trattenere la sabbia;la medica marina: caratterizzata da fusti striscianti e ricoperti di una densa peluria e da fiori di un bel giallo intenso;
- lo zigolo delle sabbie, parente stretto del papiro;
- il muschio Tortula ruralis;
- il fiordaliso di Tommasini;
- l'apocino veneziano.
L'area boscata a pino domestico e pino marittimo è in fase di riconversione in bosco misto a latifoglie con leccio, orniello, roverella e con la diffusione spontanea del pioppo bianco. Si possono osservare anche orchidee come la cefalantera maggiore e l'ofride fior d'ape.
Molto ricca l'avifauna con gruccione, fratino e fraticello, che nidificano anche sulla spiaggia, mentre nelle aree più interne sono presenti il crepuscolare succiacapre, dal suggestivo canto notturno, il rigogolo, ilpicchio rosso maggiore, il gufo comune, l'assiolo e, tra i passeriformi, l'occhiocotto, il canapino e lozigolo nero. Tra i rapaci nidificano lo sparviere e il gheppio e sono avvistabili il falco pecchiaiolo, il falco pellegrino e il nibbio bruno. Sono presenti anche rettili e anfibi tra cui il biacco, la lucertola campestre e il rospo smeraldino, mentre tra i mammiferi sono comuni il riccio, il topo domestico e la crocidura minore.
Vincoli di Protezione: Oasi Provinciale di protezione faunistica; sito di importanza Comunitaria (SIC) secondo la Direttiva UE 92/43; Vincolo Paesaggistico ai sensi D.lgs 42/2004 (già legge "Galasso"); PALAV; l'area boscata è sottoposta a Vincolo idrogeologico.
Gestione: a cura del WWF Veneto e del Comune di Venezia in accordo con la Provincia di Venezia; la pineta è gestita direttamente dai Servizi Forestali Regionali di Treviso e Venezia.
Informazioni
L'area è aperta alla libera visita tutto l'anno anche se i periodi meglio indicati per fioriture e osservazioni faunistiche sono la primavera e l'autunno.
Telefono: WWF Veneto 041/971384, Osservatorio Naturalistico della Laguna-Comune di Venezia tel. 041-2759567
E-mail:
Come arrivare: da Venezia prendendo un mezzo acqueo ACTV (linee 1 - 51 - 61) che arriva al capolinea del Lido - S. Maria Elisabetta e poi l'autobus (linea A) fino agli Alberoni; da Chioggia con la linea 11 motonave + autobus + ferryboat.
Testo tratto da VeneziaSì
© 2006 Carousel Loader