Canestrelli: gli specchi delle streghe

Uno specchio d'acqua fu la prima stregoneria, il primo riflesso, almeno per Narciso, la prima magia. Uno specchio non può che attrarre. Non ricordiamo la nostra prima volta, ma la magia riaccade ogni volta che sorprendiamo un cucciolo di animale riflettersi in uno specchio d'acqua, o un bambino guardarsi nel proprio riflesso… Gli specchi convessi hanno una magia ancor più potente. Il primo che ho visto dal vivo è stato proprio a Venezia, a casa di una mia carissima amica. Mi attraeva come un magnete, più mi avvicinavo più mi allontanava e deformava  con il suo grandangolo, messo per di più sopra lo stipite della porta. Mi sembrava la magia chiusa dentro un'altra magia. Poi ho trovato la storia, dentro la bellissima bottega di Stefano Coluccio.

Lo specchio convesso

Inserito tra le pareti domestiche delle abitazioni nord europee è documentato dalle opere di vari pittori tra le quali spicca il capolavoro di Jan van Eyck Il Matrimonio Arnolfini custodito oggi alla National Gallery di Londra.

Lo specchio convesso, porzione della più nota sfera magica, venne fin dai tempi antichi considerato il portafortuna della casa che a guisa di occhio proteggeva i suoi abitanti. Per queste virtu è meglio conosciuto nei paesi di lingua francese “oeil de sorcière”, occhio della strega.

Venne detto anche “specchio dei banchieri”: la sua capacità di specchiare un angolo visuale di gran lunga maggiore di uno specchio normale lo rendeva particolarmente utile per controllare lo spazio non direttamente visibile a banchieri, cambiavalute, orefici ecc. Celebre è l’opera del fiammingo Quentin Metsys (1466-1530) Il Cambiavalute e sua Moglie, 1514, Parigi, Louvre.

Le sue proprietà deformanti attrassero vari artisti che si esercitarono in vere e proprie gare d'abilità nel rappresentare lo spazio virtuale raffigurato: il Parmigianino ne fu attratto a tal punto da lasciarci come prova della sua maestria il suo autoritratto riflesso in uno di questi specchi, custodito oggi a Vienna, Kunsthistoriscshes Museum.

Tutti gli specchi sono disegnati da Stefano Coluccio e prodotti nei suoi laboratori a Venezia.

Sono in vendita esclusivamente nella sua bottega a Venezia, Dorsoduro 1173, accanto alla libreria Toletta.

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E-mail: info@venicemirrors.com

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