Un caro amico mi disse: "Sai che in 1000 anni di studi e conferenze su San Marco, malgrado la sterminata bibliografia, non è mai stato pubblicato nulla di serio ed attendibile sui mosaici della Basilica che restano a tutt’oggi poco o nulla compresi e che solo un anno fa un mio carissimo amico ha fatto un libro al riguardo prospettando vari ipotesi?"

Passo quasi tutti i giorni davanti alla Basilica di San Marco, che ogni giorno è affollata da turisti che provengono da tutte le parti del mondo per visitare questo che è uno dei monumenti più conosciuti di Venezia.
Incuriosita sono risalita all'autore, che è uno storico dell'arte, Raffaele Paier e anche al titolo del libro, Simboli e misteri nelle geometrie del pavimento di San Marco a Venezia.
Lo storico avrebbe prospettato una nuova lettura in chiave religiosa, secondo la quale i mosaici raffigurati sugli oltre 2000 mq di pavimentazione non sarebbero dei meri elementi decorativi ma rappresenterebbero un nesso tra il pavimento cioè la terra, i mosaici rappresentati a soffitto, nelle volte e nelle cupole che rappresenterebbero il cielo, e la conformazione dell'intera Basilica, con un significato preciso: i motivi geometrici rappresenterebbero una sorta di cammino per i fedeli cristiani da intraprendere per potere accedere alla salvezza e quindi incontrare Dio.
L'unicità di queste ipotesi ha recensito Pietro Barbini (l'Ottimista, 13 gennaio 2012) in un modo alquanto lucido e coinvolgente.
…e quando alzate lo sguardo sentirete fisicamente la bellezza dei mosaici: rivestono per oltre 8000 metri quadrati le pareti, le volte e le cupole della chiesa.
