Letture relative a Venezia, da lontano e da vicino, da ogni possibile direzione
Venezia giace su 416 isole, di cui 24 a Castello, 13 a San Marco, 7 a San Polo, 13 a Santa Croce, 32 a Cannaregio, 17 a Dorsoduro e 10 alla Giudecca; i ponti che collegano le varie isole e i sestieri sono 416, ed i rii che scorrono tra le isole 176….e nei vari campi svettano 170 campanili, quello di San Marco è alto 100,060 metri.

Non si vive in un paese, si vive in una lingua.
Cioran

Venezia e quel piacere di smarrirsi, di Orhan Pamuk
VENEZIA E QUEL PIACERE DI SMARRIRSI
Di Orhan Pamuk, da “la Repubblica” del 21/7/2009
E adesso – mi dico – supero questo ponte elegante e poi svolto a destra, e poi a sinistra, avanzo fino allo sbocco del passaggio angusto tra due alti palazzi, e mi ritrovo in quel magnifico campo. Attraverso quel ponte elegante, svolto a destra, poi a sinistra e cammino fino allo sbocco del passaggio angusto tra due alti palazzi (sì, sì, sta proprio lì in mezzo, il vecchio distinto lampione stretto tra due muri; sì, certo, mi ricordo anche di quello): ma la strada va a finire in tutt’ altro posto, e non mi porta in quel campo tanto bello.
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Da “Venezia minima” di Predrag Matvejevic (il capitolo dedicato al pane)
Da “Venezia minima” di Predrag Matvejevic (il capitolo dedicato al pane)
La storia del pane coincide con la storia della città, ma segue anche le proprie vie. I legami di Venezia con il mare e la terraferma, con i porti e il retroterra, hanno arricchito la città e il suo pane. Diversi provveditori – Provveditori sopra le Biave – erano incaricati di procurare il grano e la farina, di controllare le riserve, la conservazione, i consumi. …
Bruno Munari: "Fantasia"
Far diventare la tradizione una semplice regola da osservare, vuol dire farla morire.
"Fantasia", Bruno Munari
Mappe antiche
S. Francesco del Deserto
Un particolare del disegno di Domenico Gallo del 1552 in cui si vede l'Isola di San Francesco del Deserto collegata a Sant’Erasmo da un ponte e una strada sulla barena!
Le pietre di Venezia (1851-1853)
Accadde oggi: il 20 gennaio 1900 muore John Ruskin.
Scrittore, pittore, poeta e critico d'arte inglese raccontò la città lagunare con "Le pietre di Venezia" (1851-1853), un capolavoro che è insieme un saggio, un racconto, un romanzo e un pamphlet appassionato.
"Dal giorno in cui gli uomini hanno affermato il loro dominio sul mare, tre Stati, degni d'essere ricordati, sono sorti sopra le sue sabb…
Guida alla Venezia ribelle
"Ludovica, la barca dove siamo, è ribelle. Come lo sono Izi, Celestina, Ruvida, Crecola, Miss K, … Certe volte, guardandola e vogandola, penso alla famosa storia del calabrone che per le leggi della fisica non dovrebbe volare invece vola perché lui non le conosce le leggi della fisica. Ludovica per le leggi della fisica, dell’economia, del modo di vivere “moderno” dovrebbe affondare ma invece, tenacemente, continua a galleggiare. …
Mœbius: Venezia Celeste, 1995
Jean Giraud, better known as MOEBIUS, is probably the most important fantasy comic artist of all time.
Venezia ha sempre ispirato la mente degli artisti, con le suggestioni delle sue architetture e la magia del suo mondo in bilico tra il sogno e la veglia, ma mai nessuno come Moebius, nome d’arte del grande fumettista Jean Giraud, ha raffigurato una Venezia dello spirito in un’utopistica visione di grande fascino.
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C'era una volta a Venezia: la contrada a luci rosse
C'era una volta a Venezia: la contrada a luci rosse
(con sottotitoli e descrizione estesa)
Durata: 5:02 | Data: 20.12.12 15.10
Descrizione: Dai nizioleti veneziani riemerge la storia della zona a luci rosse di Venezia dove vivevano e operavano, durante il Rinascimento, le prostitute.
TESTO DEL VIDEO
La Serenissima repubblica: simbolo di laboriosità cultura multietnicità ma anche luogo di divertimenti e piaceri più o meno leciti in cui è nata e ha prosperato per secoli un'intera contrada a luci rosse. …
Querinianae. Storie notturne dei Querini segreti
“Querinianae. Storie notturne dei Querini segreti”
racconto inedito di Alberto Toso Fei
Dall’origine di Venezia ai giorni nostri, un unico racconto attraverso le vicende più insolite e affascinanti degli esponenti di una delle famiglie originarie della città. Un viaggio nella Storia e nelle storie, a caccia di aneddoti divertenti o commoventi, di episodi tragici o edificanti: dalla scoperta del baccalà a quella, non riuscita, del Polo Nord, passando per storie di donne (una Querini finì nelle rime di Dante e in una novella di Boccaccio) e per le lettere di famiglia che, specialmente nel Settecento, danno uno spaccato vivo e sorprendente della quotidianità di una famiglia nobile veneziana che passò per Lepanto, prestò la bizzosa protagonista de “La biondina in gondoleta” e ispirò con una delle sue donne - forse - la figura di Desdemona. …
Bellissima scoperta di Alberto Toso Fei
Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano. (Oscar Wilde)
Sono felice di aver incontrato Alberto Toso Fei molti anni fa perché Alberto è questa città e con la sua conoscenza e profondo amore verso essa ci delizia quotidianamente.
A voi la sua bellissima scoperta:
Questo pomeriggio ho fatto UNA NUOVA BELLISSIMA ENTUSIASMANTE SCOPERTA!
Ero alla festa di San Francesco della Vigna e stavo andando a San Zanipolo…
Il Mappamondo di Fra Mauro
Mappamondo di Fra Mauro, 1450 ca., Vestibolo della Libreria Sansoviniana, uno dei più preziosi – e più noti – cimeli conservati nella Biblioteca Marciana di Venezia.
Composto dal monaco camaldolese Mauro, il quale visse e operò lungamente nel monastero dell'Isola di San Michele a Venezia, esso può ritenersi per la sua fattura, per l'aspetto monumentale e, ancor più, per la storia della sua composizione e per il contenuto geografico, uno dei più importanti documenti della cartografia veneziana nel periodo di transizione fra la concezione medievale del mondo e le nuove conoscenze apportate dai viaggi di esplorazione e dalle navigazioni.
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Venezia, una metropoli 'al lavoro'
In occasione del V° centenario della morte di Aldo Manuzio il Vecchio, nell’ambito del ciclo di incontri, eventi, laboratori “Aldo al lettore… Invito in Biblioteca Nazionale Marciana alla scoperta del mondo di Manuzio” a cura di Tiziana Plebani, giovedì 5 marzo 2015, alle ore 17. 00, si terrà la conferenza di Luca Molà: “Una città al lavoro: il libro e l'industria a Venezia tra Quattro e Cinquecento”.
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Torcello sfata il mito della nascita di Venezia per colpa dei barbari
Chi pensa di sapere quali siano le origini di Venezia si prepari a ricredersi, perchè gli scavi archelogici sull'isola di Torcello ci raccontano una storia diversa: non a causa delle devastazioni barbariche è stata abitata inizialmente la laguna, ma per sviluppare le attività commerciali e portuali in luoghi più agevoli alla navigazione.
Saranno presentati al pubblico il 12 novembre a Venezia (Auditorium Santa Margherita, ore 15.30) i volumi Torcello scavata. Patrimonio Condiviso e Quando Torcello era abitata che contengono tutti gli esiti delle campagne di scavo condotte nell’isola negli ultimi vent’anni - mai prima d’ora pubblicati - e in particolare i risultati dell’ultimo innovativo scavo 2012/2013, realizzato e finanziato dalla Regione del Veneto, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nell’ambito di “Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”.
Franco Libri !
Donatori di libri fatevi sotto, fino alle ore 21....
l'happening si tiene domenica 5 ottobre dalle ore 10 alle 21 lungo la fondamenta compresa tra il ponte di San Basilio e quello di San Sebastiano (quella "incriminata") vi sarà anche un mercatino dei bambini (tipo spiaggia), intrattenimento teatrale e musicale, a breve il programma: ovviamente tutti i "donatori" di libri sono invitati a passare fin dalla mattinata... e soprattutto contribuire "concretamente"
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Venice Photo Books
Oggi si viaggia molto ma spesso si viaggia male: si cerca di vedere troppe cose in una volta, e si finisce per non vederne nessuna. I libri della VenicePhotoBooks con specializzazione Venezia vorrebbero suggerire di vedere una cosa per volta e di vederla bene. Ecco perché ogni volume della VenicePhotoBooks illustra un sito preciso, una scelta precisa un argomento preciso e non solo i siti più importanti ma anche i piccoli particolari quali , ad esempio, i “battocchi” (maniglie) delle porte e dei portoni, i campanili, l’acqua alta, i giardini, i ponti, i pavimenti che fanno della città la più bella del mondo. …
Le cantate inedite di Alessandro Stradella
Ritrovate sette cantate di Alessandro Stradella alla Fondazione Giorgio Cini
Nell’ambito di una ricerca nei fondi musicali della Fondazione Giorgio Cini, Giulia Giovani, borsista del Centro “Vittore Branca”, ha ritrovato un manoscritto sconosciuto del Seicento.
Nell’estate del 2012 la musicologa Giulia Giovani, all’epoca borsista del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca…
La storia della forchetta… è anche veneziana
Per millenni l'uomo ha usato solo le mani per mangiare, utilizzando ciotole di terracotta per zuppe e bevande. Alcuni esperti affermano che già dal Paleolitico gli uomini utilizzavano diversi tipi d’utensili per prendere il cibo, alcuni a forma di pala e alcuni con un po' di concavità.
Forchetta inizialmente non era usata come utensile da tavola, bensì come rudimentale bastone biforcuto usato dall’uomo primitivo per girare le carni sul fuoco. …
Come la Serenissima indicò la strada alle giovani Democrazie occidentali
Come la Serenissima indicò la strada alle giovani Democrazie occidentali.
In questi giorni in cui si vocifera insistentemente di nuove elezioni vale la pena di ricordare in quale modo sia avvenuta, per gran parte della storia della Serenissima, l’elezione del doge. Il sistema elettorale veneziano era tutto meno che semplice: radunato il Maggior Consiglio e allontanati i membri al di sotto dei trent’anni, si mettevano nell’urna tante palle (in veneziano ballotte, sfere che venivano utilizzate all’uopo, trenta delle quali dorate) quanti erano i presenti. …
Giorgio Agamben: Cadaverous cities
Era Kant a ricordare che le cose hanno un prezzo, le persone una dignità. E le città cosa hanno?
CL
Giorgio Agamben è un filosofo italiano. Sì, esistono ancora i filosofi. Non sono tutti morti. E che ci crediate o no, a volte riescono a dire cose interessanti. Come tutti i filosofi, Agamben ha scritto un buon numero di libri strani e difficili da capire. Leggendolo, alcuni dei suoi pensieri potrebbero farvi venire il mal di testa, il prurito agli occhi, il grugnito alla pancia con un improvviso attacco di fame. …
Moro veneziano e moro fiumano
Culture di una città di frontiera: Fiume
(a cura di Marco Grilli)
MORETTO FIUMANO
L'ignaro turista, che si ritrova a passeggiare per la prima volta nelle strade di Fiume, si chiederà sicuramente il significato di quella pittoresca ed enigmatica figura della testa di moro col turbante onnipresente in città, come gioiello, souvenir, marchio ecc.
ORIGINI STORICHE
Nel caso fiumano il moretto nacque come orecchino d'oro e d'argento in funzione di amuleto, presto diventato simbolo e testimonianza forte dell'identità fiumana. …
KOCISS: l'ultimo bandito veneziano
Kociss
passione e morte
dell’ultimo bandito veneziano
Un libro di Roberto Bianchin e un cd di Giovanni Dell’Olivo, pubblicati da Milie Edizioni, rievocano la vita leggendaria del fuorilegge con la faccia da indiano. Il 9 maggio la presentazione al Teatro La Fenice di Venezia.
Cinque giorni di eventi tra spettacoli teatrali, reading, concerti, nel 35° anniversario
della scomparsa di Kociss.…
Chiude anche la Libreria Goldoni
Chiude anche la Libreria Goldoni.
Non sappiamo più cosa dire.
9.000 euro al mese: davvero troppi... il 22 aprile chiuderà anche la libreria Laboratorio Blu per bambini al Ghetto... tanto ci sono i cinesi…..
E adesso, cosa potremmo FARE di concreto per cambiare questa situazione e fermare il continuo degrado di questa città/villaggio/posto/chiamatelo come volete ma risponde tuttora a nome di VENEZIA. …
Aldo Vianello: Consuetudine di principio
A fine serata al Paradiso Perduto il poeta veneziano Aldo Vianello è salito sul palco a dire le sue poesie. Non c'era molta gente, l'atmosfera era come se fossimo davanti ad un focolare. Le sue parole mi arrivavano a scatti, poco scorrevoli, la sintassi era complicata. Era tardi ed ero stanca, per niente disposta ai pensieri complessi e mutevoli. La sua voce era lenta, limpida e profonda; ha catturato l'attenzione di tutti, suscitando infine gli applausi.
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VENEZIANI E VENEZIA-I racconti dei vincitori del Premio letterario
L'appuntamento per la premiazione e la presentazione del libricino (Tolettino) è mercoledì 27 marzo, alle ore 18, al Liceo Marco Polo (Venezia).
Complimenti a Sofia Adami, Ilaria Fidone e Giovanni Alberti.
VINCITORI:
- Sezione A: Quando c’erano i veneziani
SOFIA ADAMI con il racconto Preghiera per la resistenza
- Sezione B: I nuovi veneziani
ILARIA FIDONE con il racconto Del perchè Marco Polo non è mai stato un imperatore romano
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Poesia in dialetto (per miopi)
Gò lassà i ociài a casa,
mei gò dementegài.
Semo 'ndai a magnar fora,
e ti gieri dolse come i primi tempi.
Sempi che semo stai
a perder tempo in baruffe
e sigàe! Ara che belo!
Ara l'amòr che rifiorisse!
No vedevo un'ostia,
ma no importa.
da novo moròsi, come na volta!
Basi, strucchi, l'amor che canta.
A casa, co semo tornai,
me sò impirà i ociai
e me sò incorto che ti gieri n'altra.
Le perle di saggezza
Le perle di saggezza dei turisti a Venezia
01. Una coppietta di turisti sul ponte della paglia. Lei: "eccoci sul ponte dei sospiri, che bello! facciamoci le foto!" (e inquadrano s.giorgio). Poi la stessa turista NOTA il ponte dei sospiri: "Chissa' che cos'e' quel coso la.." ma viene disturbata da altri turisti che le domandano del ponte dei sospiri e lei con fare navigato:\"eccolo,ci siete sopra!" …
L'alba dei libri di Alessandro Marzo Magno
Se dovessi scegliere un solo libro su Venezia, sceglierei questo... un libro inedito, quando Venezia del Cinquecento ha fatto leggere il mondo
Dov'è stato pubblicato il primo Corano in arabo?
Il primo Talmud?
Il primo libro in armeno, in greco o in cirillico bosniaco?
Dove sono stati venduti il primo tascabile e i primi bestseller? La risposta è sempre e soltanto una: …
101 tesori nascosti di Venezia da vedere almeno una volta nella vita
Alberto Toso Fei
101 tesori nascosti di Venezia da vedere almeno una volta nella vita
Guardare la Serenissima e il suo mito con occhi diversi: ecco l’obiettivo di questa passeggiata alla scoperta di centouno tesori gelosamente custoditi da Venezia, come se la città intera fosse uno scrigno prezioso, disposto a schiudersi davanti a chiunque abbia voglia di uscire dai circuiti tradizionali. …
Veneziani per scelta - i racconti di chi ha deciso di vivere in laguna
VENEZIANI PER SCELTA
I racconti di chi ha deciso di vivere in laguna
Edito da Studio LT2
a cura di Caterina Falomo e Manuela Pivato
Interviste a:
PAOLO BARATTA - IRENE BIGNARDI
JENNIFER CABRERA FERNANDEZ - PIERRE CARDIN
FRANCES CLARKE - ANDREA DI ROBILANT
GIORGIA FIORIO - VITTORIO GREGOTTI
GEOFFREY HUMPHRIES - DANILO MAINARDI
MOULAYE NIANG - OTTAVIA PICCOLO
SALOMON RESNIK - CESARE RIMINI
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Nel nome di Venezia
I piccoli grandi libri della Corte del Fontego, piccolo editore che però graffia davvero. Ancora quattro titoli, tutti incentrati su Venezia. Maria Rosa Vittadini (“Fare a meno dell’acqua”, Corte del Fontego, Euro 3) parla della progressiva distruzione dell’ambiente lagunare, del suo progressivo interramento. Donatella Calabi e Paolo Morachiello (“Il ponte delle dispute”, Corte del Fontego, Euro 3) ci spiegano come sia nato quel capolavoro architettonico che è il Ponte di Rialto, come interessi e vantaggi di tutti si siano incontratti per creare un gioiello architettonico. …
Insulti veneti e veneziani
INSULTI VENETI E VENEZIANI di prossima uscita
di Fiora Gandolfi
Fiora Gandolfi, laureata in lingue e letterature straniere a Roma, inizia dal 1966 per caso la sua ricerca e il suo studio sul terreno inesplorato degli insulti, con un articolo apparso su Marka Tre una rivista di automobili, sul nuovo modo di insultare in auto a Milano usando eufemismi dolci come caramella…
Alberto Savinio: Tutta la vita
Tutta la vita è un libro a tritolo (dalla recensione di Giorgio Vecchietti)
Perché gli uomini cedono alle più grosse impressioni fisiche, ma sono troppo rozzi ancora per fare attenzione a quel che di più sottile e ineffabile circonda la nostra vita; non sanno ascoltare le voci delle cose che nella loro ignoranza essi credono mute, non sanno vedere i paesaggi che popolano l'aria che nella loro massiccia indifferenza essi credono vuota, e con le grosse teste che non capiscono e gli occhi velati che non vedono, si aggirano ignari in mezzo ai misteri.
Sergio Bettini: Idea di Venezia
Il luogo comune che considera Venezia, dal punto di vista estetico, come una forma conclusa, come un museo, si dice, che può essere soltanto oggetto di contemplazione, non di immediata partecipazione (cioè di identificazione del suo spazio con il nostro tempo in atto) è frutto di un equivoco romantico, lo stesso equivoco che impedisce a gran parte della critica legata alle categorie metafisiche del ‘800 di comprendere davvero le arti non clasiche – e che ha impedito di rendersi conto della verità artistica di Venezia. …
Una nuova lettura del pavimento della Basilica
Un caro amico mi disse: "Sai che in 1000 anni di studi e conferenze su San Marco, malgrado la sterminata bibliografia, non è mai stato pubblicato nulla di serio ed attendibile sui mosaici della Basilica che restano a tutt’oggi poco o nulla compresi e che solo un anno fa un mio carissimo amico ha fatto un libro al riguardo prospettando vari ipotesi?"
Passo quasi tutti i giorni davanti alla Basilica di San Marco, che ogni giorno è affollata da turisti che provengono da tutte le parti del mondo per visitare questo che è uno dei monumenti più conosciuti di Venezia.
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Sottobosco l!brer!a
Sottobosco | L!brer!a
via Buccari 1, Mestre (Ve)
345 8637071
eugenia@sottobosco.net
www.sottobosco.net
http://libreriasottobosco.tumblr.com/
L!brer!a è un progetto di Sottobosco, ideato e curato da Eugenia Delfini, realizzato grazie alla collaborazione dei collettivi informali e delle organizzazioni non profit italiane che vi hanno aderito.
L!brer!a raccoglie i progetti editoriali e multimediali realizzati dalle organizzazioni non profit e i collettivi informali italiani che operano in ambito culturale.
I manoscritti di Scarlatti alla Biblioteca Nazionale Marciana
Biblioteca Nazionale Marciana
I manoscritti di Scarlatti alla Biblioteca Nazionale Marciana - Restauro sostenuto da Banca CARIGE
Martedì 6 novembre, nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia, ingresso da Piazzetta San Marco 13/a), a partire dalle ore 12.00, si terrà una giornata di presentazione del cd realizzato da Sony Classical Italia da un manoscritto di Domenico Scarlatti (Cod. …
Marciana: i Diarii di Marin Sanudo
Leggere i Diarii di Marin Sanudo, leggere la cronaca della città (1496-1533)
Libreria Sansoviniana, novembre – dicembre 2012
Piazzetta San Marco 13/a, Venezia, tel. +390412407211
Riprendendo l'iniziativa inaugurata nel 2010 con Leggere il Medioevo veneziano, leggere la laguna e continuata nel 2011 con Leggere l'Unità, la Biblioteca Nazionale Marciana presenta un nuovo ciclo di letture e commenti dedicato a Marin Sanudo, celebre storico e cronista veneziano, e all'opera a cui dedicò gran parte della sua vita, i Diarii. …
Alberto Toso Fei: La prima volta che volò il leone
È la zona di San Francesco della Vigna quella in cui, secondo la tradizione, l’Evangelista Marco approdò una prima volta a Venezia, nel corso della sua missione di diffusione della Parola di Dio. Narra l’agiografia legata al santo che in questo luogo, quando ancora appariva come uno sparuto gruppo di isole spoglie, fu sbattuta da un violento temporale l’imbarcazione su cui stava viaggiando assieme ad alcuni compagni. …
Alberto Toso Fei: La casa della musica
Alla Pietà, Istituto nato nel Trecento e diventato “Ospedale” in cui accogliere le ragazze orfane o abbandonate (le putte del coro) nel quale insegnarono Galuppi e Vivaldi nel Settecento, vi è ancora un piccolo museo nel quale è possibile ammirare i violini e gli altri strumenti che hanno suonato davanti a Vivaldi… la sua musica.
In questo come in altri Ospedali le ragazze venivano avviate al canto, alla teoria musicale e alla pratica di vari strumenti. …
Origini delle denominazioni stradali di Venezia
Calle del Morion
Morion (Calle, Sottoportico del) a S. Francesco della Vigna.
La Descrizione del 1661 della parrocchia di S. Tèrnita chiama questa Calle, ad essa allora soggetta, «Calle della Spezieria del Morion», e poscia pone qui presso una «casa in soler con botega da spezier, all'insegna del Morion, del N. …
La vera Riva dei Schiavoni
La vera e prima Riva dei Schiavoni (pron. S-ciavoni è quella che va dal Rio de Palazzo al Rio dei Schiavoni o del Vin, ed è soltanto di essa che intendiamo par lare. E’ questo uno dei luoghi più beffi di Venezia, al cospetto del Bacino di San Marco.
Non sappiamo cosa ci fosse qui fino al secolo XI: forse soltanto un digradante arenile, un’ansa di palude.
La “Cronaca della Lumetta”
Sul ponte de la Latte, che a uno dei capi di rio Marin unisce i Sestieri di Santa Croce e San Polo, si racconta un fatto curioso avvenuto nel 1844 e legato alla vicina Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, narrato – oltre che da una pubblicazione coeva (la “Cronaca della Lumetta”) e da Agostino Sagredo – anche dallo storico veneziano e amante delle curiosità veneziane Giuseppe Tassini. …
Riva dei Sette Martiri
Riva dell'Impero costruzione 1936/1941
La Riva venne costruita negli anni trenta del XX secolo, durante il ventennio fascista, con intenti celebrativi e prese il posto della lunga sequenza di squeri e cantieri navali che per secoli avevano operato nella zona e venne originariamente denominata Riva dell'Impero con riferimento alla costituzione dell'Impero Italiano da parte di Benito Mussolini. …
Calle del Carbon
Calle del Carbon si chiama così perché in passato vi si trovavano numerosi magazzini dell’allora indispensabile combustibile. Ma non solo… nel raccontare un curioso aneddoto avvenuto in questo luogo sul finire del 1760, Gasparo Gozzi racconta anche che qui abitavano “in certe casipole terrene le più sozze e vituperose uccellatrici degli uomini”. …
Fondamenta della Salute
Presso il luogo dove ora sorge il tempio di S. Maria della Salute vi era anticamente un monastero ed una chiesa dedicati alla SS.Trinità, i quali nel 1256 vennero donati dalla Repubblica ai cavalieri Teutonici, in premio dell'assistenza avuta da essi contro i Genovesi.
Soppresso nel 1592 da papa Clemente VII il priorato veneto dei cavalieri suddetti, si assegnarono gli edifici al patriarcato di Venezia per la fondazione di un seminario di chierici.
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Toponimi che raccontano il passato
I luoghi di Venezia: toponimi che raccontano il passato
La maggior parte delle strade di Venezia ha nomi molto antichi e soprattutto curiosi, che possono richiamare mestieri, attività commerciali, la provenienza o il cognome degli abitanti. Inoltre la denominazione a volte ricorda fatti accaduti secoli orsono. Ai tempi della Repubblica Serenissima la lingua ufficiale per tutti gli atti legali e amministrativi, oltre che quella delle opere letterarie, era il dialetto. …
La struttura della gondola
La gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di legname.
La sua costruzione richiede solitamente più di un anno.
Un tempo veniva costruita e ricoverata in rimessaggio in piccoli cantieri detti squèri come ad esempio lo squero di San Trovaso.
Lunga all'incirca 11 metri e di caratteristica forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro, può essere condotta da uno a quattro rematori che vogano alla veneta, cioè in piedi e rivolti verso la prua, e con un solo remo (distinguendosi così dalla voga alla valesana).
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Il carnevale di Venezia
Le origini
Le sue origini sono molto antiche: la prima testimonianza risale ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta. L’istituzione del Carnevale da parte delle oligarchie veneziane è generalmente attribuita alla necessità della Serenissima
di concedere alla popolazione e soprattutto ai ceti più umili, un breve periodo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti, durante il quale i veneziani e i forestieri si riversavano in tutta la città a far festa con musiche e balli sfrenati.
Quando le pietre raccontano amore
Pur essendo una raffigurazione conosciuta a un pubblico che va oltre la ristretta cerchia degli specialisti, la raffigurazione di una coppia a letto mentre fa l’amore, fra le centinaia di bellissime immagini che compaiono sui capitelli delle arcate di Palazzo Ducale, è comunque una visione decisamente insolita, e può essere piacevole perdersi a cercarla tra le centinaia di raffigurazioni – per la precisione, cinquecentottantadue, su trentasei colonne – che costituiscono una delle testimonianze più complesse del mondo figurativo veneziano trecentesco.
…Sior Tonin Bonagrazia
di Gigio Zanon
Chi fra i nostri vecchi non ricorda Star Tonin Bonagrazia che, coi propri racconti, pieni di arguzia e di sali, intratteneva il buon popolo Veneziano? Le sue prime prove le fece nei Caffè colla maschera sul viso, e la gente gli correva dietro insaziabile di udirlo. Poscia si diede ad esercitare il proprio mestiere senza maschera, ed all' aperto, cioè in Piazza e Piazzetta di San Marco, lungo la Riva degli Schiavoni, e nei varii campi della città. …
Il dialetto: 'Intopoearse'
"Intopoearse". In veneziano significa scapussarsi, talvolta l'avviso è "ocio ai crocani". Succede quando cozzi col piede sul masegno sconnesso. Ed è quello che succede spesso e malvolentieri al molo di San Marco. L'acqua alta, ma soprattutto i lavori mal rifiniti, fanno si che ogni 4/5 mesi circa (da 3 anni dal rifacimento delle rive) si sollevano dalla sede, evidentemente non fissati bene, i masegni.
…Il bòcolo di San Marco
Tradizione centenaria vuole che il 25 aprile a Venezia, festa di San Marco (che dal dopoguerra casualmente coincide con la festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo), a fidanzate e mogli venga offerto un bocciolo (in veneto bòcolo) di rosa rossa, in segno d'amore.
L'usanza nasce dalla leggenda di Maria, figlia del Doge, che si innamorò ricambiata del giovane Tancredi. …
Festa della Madonna della Salute
La festa della Madonna della Salute è una ricorrenza religiosa della città di Venezia che ha luogo il 21 novembre di ogni anno e costituisce festività locale. Si tratta di un pellegrinaggio di ringraziamento nei confronti della Madonna che ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute.
Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione messe e rosari, con un afflusso continuo di fedeli. …
Compleanno di Venezia
Venezia, fondata secondo la tradizione il 25 marzo 421, compie quest'anno 1596 anni. Auguri, straordinaria e bellissima città!
Quel giorno, un lunedì santo, fu scelto per la particolare congiunzione astrale, e la fondazione della città fu sancita con la costruzione della chiesa di San Giacomo di Rialto, che è dunque - tradizionalmente - la più antica della città. Ecco un passaggio della “Chronaca Altinate” che racconta come si svolsero i fatti (e ci svela come i Veneti fossero già qui da tredici anni...):
…
La Festa di San Martino
Mancano 50 giorni alla fine dell'anno e, tradizionalmente nelle campagne, era questo il giorno della scadenza dei contratti agricoli, l'espressione "fare San Martino" aveva il significato di traslocare se i contratti non venivano rinnovati, ossia “ciapar carne” perché i proprietari delle terre liquidavano i lavoratori offrendogli da mangiare.
La festa di San Martino è una delle più originali tradizioni veneziane, in questi giorni vengono aperte le botti per il primo assaggio del vino novello, che di solito viene abbinato alle prime castagne (da qui il motto 'a San Martino ogni mosto diventa vino!').
Cibi e bevande sono ben accetti, ci aiuteranno a ricaricarci durante questa lunga notte. Portate il vostro bicchiere riutilizzabile.
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L'ora legale
A Venezia il computo dei giorni dell'anno cominciava il primo di marzo e, fino alla caduta della Repubblica, il giorno fu diviso in 24 ore (dodici ore di giorno e dodici ore di notte) che cominciavano dalla prima ora di notte, corrispondente alle 16.45 - dal 17 dicembre al 17 giugno - e alle 21.15, dal 17 giugno in poi; eventuali variazioni intermedie erano stabilite dalla legge.
…
Lo Sposalizio del Mare - Festa della Sensa
Ogni anno Venezia richiama milioni di visitatori attratti da eventi di risonanza mondiale. Tra questi spicca la Festa della Sensa, che più di ogni altro appuntamento fa rivivere la millenaria storia della Serenissima, il suo intimo rapporto con il Mare e con la pratica della Voga alla Veneta.
La Festa della Sensa (Festa dell'Ascensione) era una festività della Repubblica di Venezia in occasione del giorno dell'…
Vogalonga


Ad oggi 11 maggio 2015 e apertura dell’ufficio abbiamo già più di 1000 imbarcazioni iscritte.Ricordiamo che il Comitato si riserva di chiudere le iscrizioni al raggiungimento di 1800 imbarcazioni o 8000 partecipanti per motivi organizzativi.
Abbiamo oltre 1800 imbarcazioni iscritte. Le iscrizioni sono state chiuse. Sarà ancora possibile iscriversi solamente in caso di defezioni dell'ultima ora direttamente all'ufficio iscrizioni.
…