Ponte della Libertà

Ponte della Libertà

Era l'anno XI dell'Era Fascista quando, il 25 aprile 1933, dopo 21 mesi di lavori, venne inaugurato il "Ponte del Littorio" che, al termine della seconda guerra mondiale, fu rinominato Ponte della Libertà in memoria della liberazione dal nazi-fascismo.

In questa pagina, si legge: "Umberto 2°, Principe di Piemonte e la moglie Maria Josè, il giorno dell'inaugurazione percorsero il ponte in macchina, sostarono e attraversarono a piedi il Piazzale Roma per poi, a bordo di un motoscafo, passando per il Rio Nuovo giungere sino a San Marco".

Il collegamento ferroviario, attraverso un ponte translagunare, tra Venezia e la terraferma esisteva già dal 1846, quando Venezia faceva parte del Regno Lombardo-Veneto e si trattava, all'epoca, del ponte più lungo del mondo.

Lasciando alle spalle Piazzale Roma, sulla destra non può sfuggire il monumento commemorativo a Papa Pio X; si tratta di un capitello a edicola con una nicchia che racchiude il busto in bronzo dorato di Giuseppe Sarto (nominato cardinale e patriarca di Venezia nel 1893) divenuto, dieci anni dopo, Papa Pio X e proclamato Santo nel 1954. Sopra la nicchia appare l'iscrizione: E' RITORNATO  CON L'AVREOLA DEI SANTI  ALLELVIA! / 12.IV.1959  10.V.1959, mentre sulla base, sotto la nicchia: O SANTO PADRE  PIO X  BENEDICI VENEZIA e per terra: S P X.

Lungo il Ponte, in un'area verde adiacente alla ferrovia, la Colonna spezzata con i due cannoni puntati verso Forte Marghera è un simbolo commemorativo del Risorgimento italiano la cui storia si può leggere nel sito del Ministero per i Beni e le Attività culturali, che ha dedicato al monumento una pagina, in occasione del 150° anniversario  dell'Unità d'Italia.

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