Sotoportego de la Madona

Sotoportego del la Madona

Il "Sotoportego de la Madona" si trova in una calle che congiunge campo sant'Aponal (sant'Apollinare) e campiello dei Meloni nel sestiere di San Polo. Sullo stipite di sinistra del sottoportico si nota un bassorilievo raffigurante una croce templare scolpita in un ovale, mentre l'ingresso del sottoportico è sovrastato da una grande insegna in legno (posta nel 1830) su cui è scolpita una frase che ricorda un episodio avvenuto nel 1177: "ALESANDRO III SOMMO PONTEFICE FUGIENDO L'ARMI DI FEDERICO IMPERATORE VENENDO A VENETIA QUI RIPOSSO' LA PRIMA NOTTE ET POI CONCESSE INDULGIENZA PERPETUA IN QUESTO LOCCHO DICENDO UN PATER NOSTER ET UNA AVE MARIA TIBI NON SIT GRAVE DICERE MATER AVE L'ANNO M C L X X V I I ET CON LA CARITA DI DEVOTI SILUMINA GIORNO E NOTTE COME SI VEDE RISTAURATO DA DIVOTI L'ANNO MDCCCXXX"

Si tratta di papa Alessandro III che, inseguito dall'imperatore Federico I detto il Barbarossa, si rifugiò segretamente a Venezia. Sembra che il pontefice, la prima notte, abbia dormito per strada, proprio in quel sottoportico, ed in memoria di questo fu collocata una scultura del papa dormiente, all'interno di una edicola mariana protetta da un'inferriata. 

A distanza di sei mesi un frate francese, riconobbe nell'uomo, vestito con semplici abiti, papa Alessandro III, questi venne condotto a Palazzo Ducale e ospitato, per tutto il tempo che rimase a Venezia, presso il palazzo del patriarca di Grado, a San Silvestro. Nel frattempo il doge Sebastiano Ziani fece da intercessore con il Barbarossa che, nel 1176, aveva subito la sconfitta nella battaglia di Legnano. Nel 1177 fu firmata la Pace di Venezia; Federico Barbarossa riconobbe il Papa, e quest'ultimo tolse all'imperatore la scomunica.

La citata croce marmorea sullo stipite del sottoportico segna l'inizio della calle del Perdon (per indulgenza papale concessa); all'angolo in cui la strada svolta a sinistra e poi prosegue verso campiello dei Meloni, si trova scolpita un'altra croce, che chiude il percorso di penitenza. Si dice infatti che il Papa concesse l'indulgenza perpetua a coloro che recitavano un Padre Nostro ed un'Ave Maria davanti all'altare della Madonna, situato sotto il portico.

Giuseppe Tassini (1827-1899), uno tra i più noti studiosi della toponomastica veneziana, spiega nel suo famoso testo, Curiosità Veneziane, questi fatti con dovizia di particolari.

"Perdon (Calle, Corte del) A S. Apollinare. Nacque questo nome dalla tradizione che nel prossimo Sottoportico, detto della Madonna per un altarino sacro alla Vergine, abbia riposato Alessandro III, fuggente dalle persecuzioni del Barbarossa, la prima notte del suo arrivo a Venezia, ed abbia concesso indulgenza perpetua a chi in questo recitasse un pater, ed un'ave. Di tal tradizione conservasi memoria intagliata in legno all'ingresso del Sottoportico. In tale proposito noteremo col Cicogna che è indubitata la venuta d'Alessandro III a Venezia nel 1177, e che molti scrittori riportano essere questo papa arrivato occulto fra noi, ma che niuno dice aver egli riposato la prima notte del suo arrivo a S. Apollinare, sostenendo anzi i più successo tal fatto sotto il vestibolo della chiesa di S. Salvatore. Sembra quindi che l'indicata tradizione debba riporsi nel numero delle favole".


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