Asaf Avidan "Different Pulses"

Ci sono artisti che hanno la magia nella loro voce. Non sono tanti ad avere questa dote, nei tempi passati Janis Joplin, più di recente Antony & The Johnsons e Devendra Banhart, ora - il talento e l’incredibile estensione vocale di Asaf Avidan... Vedere Asaf Avidan esibirsi è un’esperienza di disconnessione sensoriale, dove la percezione sonora è in netta contrapposizione con quella visiva. In piedi, sul palco, sembra un moicano pelle e ossa, mentre dagli altoparlanti esce una voce di donna consumata da fiumi di whiskey. Se vi aspettate un grande spettacolo non sarete delusi. L’emozione trasmessa dalla voce accattivante di Asaf Avidan richiama reminiscenze iconiche come la potenza della Joplin, la vibrazione fumosa di Loretta Lynn e l’approccio geniale di Johnny Cash. Sapori blues, folk e rock: un sound profondo e ancestrale che sorprende per qualità e consapevolezza, ma soprattutto, visto la provenienza di Asaf, per lontananza e al contempo vicinanza culturale. Asaf parla della sua musica: “beviamo dal pozzo culturale della nostra storia, ma la nostra musica è universale, non meno significativa di qualcuna in Dubai o New York o Tel Aviv. Scrivo sulle relazioni tra persone, sull’amore, la morte e oltre, su come sia strano e breve il nostro soggiorno su questo mondo. Per capire questo non si ha bisogno di nessun passaporto particolare”.


29/8 VERONA // Teatro Romano

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Teatro Romano, Verona: un posto assolutamente magico

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...un architettura sonora di culture (dalla Persia e antichi mondi arabi a Jamaica e Israele) che culmina in polifonia vocale…

della quale vi regalo solo le ovazioni finali:


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