MONDOVISIONI. I documentari di Internazionale a Venezia

Ogni mercoledì, dal 31 ottobre al 19 dicembre presso il Cinema Giorgione.
La politica internazionale, i diritti umani e la libertà d'informazione, in una rassegna di documentari che attraversando paesi come Messico, Cina, Repubblica Centrafricana, Russia e Israele affrontano questioni di profonda attualità come il funzionamento della Comunità Europea, l'attivismo antagonista in rete, l'immigrazione e il diritto di asilo.
E' MONDOVISIONI, un progetto del settimanale Internazionale e di Cineagenzia, che dopo la sua quarta edizione, tenutasi a Ferrara nell'ambito del Festival di Internazionale lo scorso ottobre, approda anche a Venezia, per iniziativa del Circuito Cinema del Comune di Venezia e di Metricubi.
"Se dobbiamo individuare una tratto dominante di questa selezione, sembra essere quello del rischio: il rischio che si corre continuando a prendere posizione, informare e sfidare norme e sistemi, anche in situazioni in cui dominano violenza e censura. Rischiano la vita i redattori del settimanale Zeta protagonisti di "Reportero", come l'ha rischiata il camaleontico Mads Brügger in "The Ambassador", la sua nuova controversa inchiesta-performance sul corrotto universo della diplomazia in Africa centrale. Rischiano e hanno subito una dura repressione i membri di Voina Art Group, i filmati delle cui performance senza compromessi sono al centro di "Tomorrow". Come loro rischiano il carcere gli attivisti di Anonymous che in "We Are Legion: The Story of the Hacktivists" raccontano storia e strategie del movimento rivoluzionario nato on-line e poi sceso nelle piazze. Rischiano la censura poliziesca i blogger e citizen journalist cinesi che sfidano gli organi di informazione ufficiali e il controllo del governo, come racconta "High Tech, Low Life". Rischiano gli immigrati clandestini in Svizzera, come drammaticamente svela "Vol spécial". Di questi tempi però a rischiare non sono solo i singoli, ma sono interi paesi ad essere in pericolo, addirittura intere istituzioni sovranazionali come l'Unione Europea, come dimostra la tenace inchiesta sul campo "The Brussels Business". Ma rischiamo anche tutti noi, soprattutto di non saperne mai abbastanza della complessità del mondo che ci circonda, ad esempio di come uno stato che si dichiara democratico quale Israele possa aver instaurato e gestire da decenni un sistema legale con cui mantiene l'occupazione dei territori palestinesi. Lo denuncia "The Law in These Parts", che insieme agli altri sette documentari di questa edizione di Mondovisioni ci offre la preziosa occasione di scongiurare il rischio maggiore: quello di essere poco o male informati, di rinunciare all'approfondimento e al dissenso, in tempi di ossessivi e più che mai sospetti appelli all'unità e alla coesione ad ogni costo."
[Sergio Fant, Cineagenzia]
Calendario:
31 ottobre 2012
THE AMBASSADOR
di Mads Brügger
Danimarca, 2011, 97' [v.o. sub ita]
Cosa succede quando un europeo (molto) bianco acquista illegalmente le credenziali che lo trasformano in un diplomatico liberiano, per sbarcare in uno dei paesi più corrotti e pericolosi del continente africano? Dopo l’avventura in Corea del Nord di The Red Chapel, Mads Brügger torna a Mondovisioni con una nuova “performance giornalistica”, un’inchiesta condotta in prima persona sul mondo segreto e corrotto della diplomazia in Africa. Il regista danese indossa i panni di un ambasciatore liberiano nella Repubblica Centroafricana che, con il pretesto di avviare una fabbrica di fiammiferi, in realtà cerca di accaparrarsi una partita di diamanti provenienti dalle miniere illegali.
theambassador.dk
7 novembre 2012
ore 21.30
THE BRUSSELS BUSINESS
di Friedrich Moser e Matthieu Lietaert
Belgio/Austria, 2012, 85' [v.o. sub ita]
Nei primi anni novanta due giovani ambiziosi scoprono che anche a Bruxelles, sede delle istituzioni europee, l’influenza delle lobby è molto forte. Questa scoperta cambia la loro vita. Uno dei due comincia a indagare e diventa uno dei più esperti conoscitori delle lobby di Bruxelles e un attivista impegnato a contrastare il loro strapotere. L’altro è affascinato da questo mondo e lascia un lavoro sicuro alla Commissione europea per intraprende la carriera da lobbista. Che ruolo hanno i 15mila lobbisti che lavorano a Bruxelles tra think tank e intrighi di potere? Un viaggio nelle zone d’ombra delle politiche dell’Unione europea.
www.thebrusselsbusiness.eu
14 novembre 2012
ore 21.30
HIGH TECH, LOW LIFE
di Stephen Maing
Stati Uniti/Cina, 2012, 87' [v.o. sub ita]
Due giornalisti attraversano la Cina, in pieno sviluppo economico, a caccia di notizie trascurate dai mezzi d’informazione ufficiali. Armati di portatili, cellulari e telecamere, devono superare le maglie della censura cercando di non oltrepassare il confine tra diritto di espressione e dissidenza. “Tiger Temple”, 57 anni, racconta il mondo che lo circonda senza dimenticare la storia cinese recente. “Zola”, 27 anni, con lo stile provocatorio del suo blog vuole diventare una celebrità sul web. I loro percorsi offrono un ritratto alternativo della società e del sistema dell’informazione cinese all’inizio del ventunesimo secolo, e invitano a una riflessione sul ruolo del giornalismo nell’era dei social media.
http://hightechlowlifefilm.com/
21 novembre 2012
ore 21.30
THE LAW IN THESE PARTS
di Ra’anan Alexandrovicz
Israele, 2011, 101' [v.o. sub ita]
Una moderna democrazia può convivere con un’occupazione militare prolungata senza contraddire i suoi princìpi fondamentali? Con la guerra del 1967, che ha portato all’occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha imposto leggi, istituito tribunali, condannato e incarcerato centinaia di migliaia di palestinesi, autorizzato mezzo milione di coloni a stabilirsi nei territori occupati. Inoltre ha imposto una giurisdizione militare a lungo termine senza precedenti nel mondo.
www.thelawfilm.com
28 novembre 2012
ore 21.30
REPORTERO
di Bernardo Ruiz
Stati Uniti/Messico, 2012, 72' [v.o. sub ita]
A Tijuana, una città messicana al confine con gli Stati Uniti, fare il giornalista è un mestiere pericoloso, in cui si rischia la vita. Tuttavia il reporter Sergio Haro, la giornalista Adela Navarro Bello e i loro colleghi hanno scelto di farlo senza accettare compromessi. Tra mille difficoltà ogni settimana realizzano Zeta, una rivista indipendente che da trentadue anni pubblica inchieste sul narcotraffico e la corruzione in Messico, sfidando i boss e i vertici corrotti delle istituzioni, in uno dei luoghi più pericolosi al mondo. La repressione non ha ridotto il traffico di droga e le violenze tra i cartelli per il controllo del territorio. Mentre i rischi per i giornalisti sono sempre più alti e anche l’ultima voce libera di Tijuana rischia di rimanere in silenzio.
www.reporteroproject.com

5 dicembre 2012
ore 21.30
TOMORROW
di Andrey Gryazev
Russia, 2012, 100' [v.o. sub ita]
Il collettivo di artisti russi Voina (Guerra) è il fenomeno più interessante e provocatorio dell’arte contemporanea russa. I fondatori Vor e Koza vivono in clandestinità, insieme al loro bambino di un anno e mezzo. Le loro performance artistiche denunciano lo stato di polizia in Russia e provocano il Cremlino in modo irriverente, intelligente ed efficace. All’estero il gruppo ha conquistato critici e galleristi, ma in Russia gli artisti sono vittime di una dura repressione e rischiano il carcere, per questo sono diventati il simbolo della resistenza al governo di Vladimir Putin.
12 dicembre 2012
La proiezione di REPORTERO del 28 novembre (vedi sopra) - saltata a causa dell'acqua alta - verrà recuperata - mercoledì 12 dicembre - alle ore 20.00
ore 20.00
REPORTERO
di Bernardo Ruiz
Stati Uniti/Messico, 2012, 72' [v.o. sub ita]
ore 21.30
VOL SPÉCIAL
di Fernand Melgar
Svizzera, 2011, 100' [v.o. sub ita]
Ogni anno in Svizzera migliaia di uomini e donne finiscono in carcere senza processo per la sola ragione di essere immigrati irregolari, cioè di non avere il permesso di soggiorno. In attesa dell’espulsione rimangono in cella anche per due anni. Alcuni di loro vivono in Svizzera da molto tempo, hanno una famiglia, lavorano, pagano le tasse e mandano i figli a scuola. Vittime di un implacabile sistema legale, umiliati e disperati, quelli che si rifiutano di partire volontariamente sono costretti alla soluzione estrema: il “volo speciale”, con cui tornano in un paese che da anni non è più il loro.
http://volspecial.ch/

19 dicembre 2012
E' l'ultimo appuntamento. Detto altrimenti: non potete proprio mancare.
“We Are Legion exists at the exact moment in time that it needs to exist. [...] This is an absolute must see film. Do whatever you can to see it."
(Lost in Reviews)
ore 21.30
WE ARE LEGION: THE STORY OF THE HACKTIVISTS
di Brian Knappenberger
Stati Uniti, 2012, 91' [v.o. sub ita]
Anonymous è un collettivo di hacker e di attivisti famoso per gli attacchi ai siti web di grandi gruppi come Scientology, PayPal, Sony. Gli hacktivist che aderiscono al gruppo rifiutano le gerarchie, si battono per la libertà d’espressione e contro il potere economico delle multinazionali, le loro azioni hanno ridefinito il concetto di disobbedienza civile su internet. Grazie alle testimonianze di attivisti ed esperti, il documentario ricostruisce la loro storia dai primi gruppi di hacker come Cult of the Dead Cow e i siti di riferimento come 4chan.org fino alla maturazione politica e al ruolo nella primavera araba e nel movimento di protesta Occupy.
http://wearelegionthedocumentary.com/

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Cinema Giorgione
dal 31 ottobre al 19 dicembre
proiezione ore 21.30
biglietto unico €5
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per info:
www.internazionale.it
www.cineagenzia.it
www.comune.venezia.it/cinema