Il tour di Vinicio Capossela Marinai, Profeti e Balene alla Basilica dei Frari, nella sola notte del 15 dicembre 2011.
Quest'ultimo album non mi ha toccata molto.
Il pulpito dei Frari come il palco è fantasmagorico.
Come pure l'idea loro - marinai in barca, balene, capitani, quel che sia... che navigano su noi: acqua, mare (parole sue).
A parte il trattamento speciale ed un paio di canzoni che mi hanno emozionata, ho patito anche un freddo della madonna sotto quella madonna dipinta, e pure un po' di noia... tra l'idea espressa in parole e quella vissuta sulla pelle: c'era un abisso marino.
Due ore precise di spettacolo seguite dai due bis. Al secondo: Il ballo di San Vito, ha iniziato letteralmente ad ululare e poco dopo sono uscita fuori cercando di aggrapparmi alle sensazioni migliori, quelle di prima.
Perciò non so nemmeno quando e come ha finito, magari è ancora lì che canta.
© 2011 Carousel Loader
Polpo d'Amor
Troppe braccia per non abbracciarti
tentacoli senza tentazioni
troppe braccia per non abbracciarti
tentacoli per cercarti
spettri danzano negli abissi
negli abissi danzano
vascelli fantasma
e non ti trovo compagna
Mando messaggi di inchiostro nero nero
per trovarti nel nero nero
mando messaggi di inchiostro nero nero
nel nero nero
otto braccia per abbracciarti
otto braccia mi mancano
otto braccia per ritrovarti
otto braccia mi mancano
e quando infine io ti troverò
cento ventose io ti attaccherò
e danzeremo insieme
questo polpo d' amore
L' abisso è scuro scuro
l' inchiostro è nero nero
mando messaggi di profondità
lettere di profondità
e quando infine io ti troverò
cento ventose io ti attaccherò
e danzeremo insieme questo polpo d amore
otto braccia per abbracciarti,
otto braccia mi mancano
otto braccia per abbracciarti
Lord Jim
Nessuno è mai protetto
Dalla sua debolezza
Che se ne sta nascosta
Come una serpe dentro un rovo
Vilmente sconosciuta
Appena sospettata
Ma invece rivelata
Nel momento che sta a te
Lord Jim
Credevi di esser forte,
Credevi di esser saldo
Ora sai chi sei, ora che sta a te
Lord Jim
Proprio ora che sta a te
Lord Jim
Le domande non ti toccano
Ti piegano e t'interrogano
Tornare indietro un attimo
Ma non c'è niente da rifare
Solo da aspettare
La prossima occasione che ancora tocchi a te
Lord Jim
Ora hai mancato il colpo, ma di questo non si muore
E' solo che ora sai, di che pasta sei
Lord Jim
Per commettere un crimine
Ci vuole il suo coraggio
Ma per voltar la testa
Basta la debolezza
Sono tutti complici
E non te ne vorrebbero
Ti giustificherebbero, giustificando loro
Ma è dentro te che sai com'è che farai
Come ti comporterai
Quando ancora starà a te
Lord Jim
La chiave della cella è meglio siano i giudici a tenerla
Lasciare al mondo fuori la condanna e l'assoluzione
Ma a farsi giudici di sè non c'è più espiazione
Non c'è un confessore a cui affidare la tua pena
Sali il tuo calvario di esule in esilio
Porta sulle tue spalle la tua croce di Caino
Non c'è abbastanza terra più per te
Terra più per te
Ora hai fatto il salto
E il pozzo non ha fondo
Hai perso l'innocenza
Sei uno di noi
Lord Jim
Ora hai la conoscenza
Sei uno di noi
Lord Jim
Hai perso l'innocenza
Sei uno di noi
Lord Jim
La Lancia Del Pelide
La lancia del Pelide
Magico dono
Per un verso ferisce, per l'altro guarisce
Lei sola lenisce le ferite che infligge.
Così sei tu,
Mia bella tu
Tu che puoi uccidermi e farmi risorgere
Non vale altra cura per le ferite che procuri tu..
La lancia del Pelide infuria in battaglia
Infiniti lutti adduce al suo tocco
Ma è unica a avere
Il magico dono
Di restituir la vita a chi l'ha tolta
Così sei tu,
Mia bella tu
Tu che puoi uccidermi o farmi risorgere
Come quella fenice è la ferita che procuri tu
Guariscimi ora
Tu sola hai la cura
Non vale che cerchi altrove consiglio e premura
Guariscimi ora
Tu che ne hai la cura
Il tuo amore è una lancia appuntita
Che può toglier la vita
Guariscimi amore,
Del male d'amore
Guariscimi ora,
Tu sola hai la cura
Ahhhh....
Tornerò a vita per te
Tornerà vita per noi..
Guariscimi amore
Dal male d'amore
Guariscimi ora
Tu che ne hai la cura
Le Pleiadi
Non piove, non piove
E' un raggio la vela nel sole
Cede il suo lume alla volta
Alla Stella Polare
Urano lontano, lento meccano del cielo
Tutto di muove, ma niente si muove davvero
E i giorni passano e gli anni e le nozze col velo
Raschia la linea degli occhi l'inganno del telo
Tramontate son le Pleiadi
Notte Alta
Io dormo da sola..
L'attesa,
E'un inganno l'attesa
Ma, preferisco l'attesa
E' più dolce che non vederti tornare
Nell'attesa mi conosci così bene
Ma poi non riconoscerò Te..
Non piove non piove
Precipa il carro nel cielo
Dondola l'Orsa appesa alla volta polare
Andromeda, Orione
Le figlie di Atlante
Brillanti ai naviganti
La via per tornare
L'attesa, è un inganno l'attesa
Ma preferisce l'attesa
Lei non mi crederà, perchè ama la sua nostalgia
Nell'atesa mi conosci così bene
Ma poi non riconoscerò Te
S'alza in cielo ora la Croce del Sud
Notte alta io avanzo da solo
Fino ai confini delle Pleiadi
Fino agli estremi confini del mare
Ma io non ti dico tutto, con Te consigliati in cuore
E da te stesso scegli la via
Dimmi Tiresia
Dimmi Tiresia
Dal regno dove mai nessuno si è recato
Versami il sangue
Scavami un botro
Un buco per sbirciare tra il mio destino e il Fato
Bevi il mio sangue
Che porti alla memoria la coscienza di chi ero e sono stato
Ma è meglio sapere o non sapere
Aver la conoscenza
Sapere o non sapere
Quello che poi mi sporcherà
Dimmi Tiresia
Affido a te il mio viaggio
Alla tua sentenza
Tu che già sai, com'è filato il mio cammino
Sapere o non sapere
Se la donna mia mi aspetta se è fedele
Sapere o non sapere
Dimmi Tiresia
Quali stratagemmi dovrò ordire
In quale forma mi dovrò nascondere
Dimmi Tiresia
Ma è meglio sapere o non sapere
E non poter più credere
Sapere e poi dovere
Portare fino in fondo il compito
Dimmi Tiresia
E' duro profetare
La conoscenza è distanza che separa
La fatica di conoscere
E' più grande fatica di essere creduti?
Dimmi Tiresia
Tu che dimentichi e ricordi e poi dimentichi
E così purifichi
A che mi servirà sapere
Saper il mio destino come già deve compiersi
E poi non esser più creduto dai compagni
Soltanto dai segni nei sogni
Dimmi Tiresia
Togli la sete
Conoscilo e poi scordalo
Bevi di questo Lete
Conoscilo e poi scordalo
La conoscenza è niente senza fede
Conoscilo e poi scordalo
La conoscenza è niente senza fede
La conoscenza è niente senza fede
Vai oltre il ritorno
Porta sulle spalle un remo
Abbandona la casa e vai errante nel sole
Fino a gente che non batte il dorso del mare
Che non conosce i cibi conditi col sale
Che confonderà il remo con un ventilabro
Un rastrello per spargere intorno sementi
Per pettinarle nelle crine dei venti
Lì lo poserai offrirai sacrifici
La morte ti coglierà dal mare
Consunto da splendente vecchiezza
Tra gente felice attorno
Questo ti dico senza tema nè dubbio