VENTO. Una pista ciclabile da Torino a Venezia

In bicicletta da VENezia a TOrino lungo il fiume Po


VENTO
 è una ciclovia?
Non solo, 
VENTO ha la forma di una ciclabile, ma è molto più di una ciclabile.

VENTO è il progetto di un'infrastruttura leggera che diviene una chiave preziosissima per rimettere in contatto noi al paesaggio che ci contiene e rappresenta, rendendoci sempre più cittadini. Una pista ciclabile diviene così il nesso fisico che rende possibile l'esperienza di paesaggio e il suo continuo rinnovamento. È il paesaggio italiano il nostro bene culturale più prezioso, il continuum fra i monumenti, le città, i cittadini. La bicicletta è semplicemente un ottimo mezzo per consentire a tanti (tantissimi) di fare esperienza itinerante di paesaggiodischiudendo ai loro occhi luoghi che la consuetudine dello spostamento veloce e motorizzato ha via via marginalizzato, ma che invece sono ricchi e densi di cultura. Con la bicicletta possiamo invitare centinaia di migliaia di visitatori a perdersi tra natura, paesaggio, arte, cultura e cibo, su un territorio che attraversa tutto il nord Italia. Tutto ciò, se ben pianificato, ovvero con un'idea di cicloturismo alta e inclusiva, può divenire una inedita e sostenibile idea di sviluppo locale e territoriale, una concreta e stabile occasione di occupazione e rilancio economico distribuito nei territori attraversati. Questo è un progetto culturale e di nuova occupazione. Serio e innovativo. A basso costoe ad alto rendimento sociale e culturale. E, non dimentichiamo che «La repubblica promuove lo sviluppo della cultura (art. 9)». 

Questo è lo sviluppo che cerchiamo, questo è lo sviluppo che può mettere in moto un'opera grande e inclusiva come 
VENTO. Questa è un'alternativa concreta per svoltare.

Andare in bicicletta non è uno sfizio di qualcuno o un capriccio di categoria, ma è uno dei modi per muoversi, viaggiare, andare a lavorare e a studiare. Le ciclovie non sono accessori di una società agiata o di una cultura che non ci appartiene, ma sono infrastrutture come le altre idonee per tutte le culture. 

VENTO non è un progetto locale, ma un progetto del Paese: sono 679 km di ciclabile, ma sono anche 679 km di green economy, digreen jobs e potenziale crescita dell'economia.VENTO è una ciclabile lunga. I 40.000 km di ciclabili tedesche producono 4 miliardi di indotto all'anno, stabilmente e solo per cicloturismo (tutto il settore bici arriva a 16).Centinaia di migliaia di cicloturisti potrebbero pedalare lungo VENTO, divenendo il motore per tante economie diffuse: per le 12.000 aziende agricole attraversate dal progetto, per le già 300 attività ricettive, per le oltre 2.000 attività commerciali. Vere green economy capaci di riportare benessere sano e per tutti, anche per i tanti cittadini che non dovrebbero più scappare da questi luoghi perchè dimenticati dalle solite retoriche di crescita (che ci hanno condotti alla crisi), che diventerebbero il simbolo di un cambiamento e di un orgoglio di appartenenza a queste terre ancora così genuine. Il nostro paesaggio rende cittadini noi, ma anche tutti gli europei la cui cultura è fortemente intrecciata alla nostra. 

In parte 
VENTO già esiste, in parte bastano accordi politici e tecnici per utilizzare gli argini e in piccola parte la ciclabile deve essere messa in sicurezza o realizzata. Già nel 2015, contestualmente all'apertura di EXPO, si potrebbero inaugurare alcune tratte di VENTOla ciclabile più lunga del sud Europa.

Occorrono poco più di 80 milioni di euro (lo 0.01% della spesa pubblica annuale; il costo di 1-2 km di autostrada), ma soprattutto l'impegno dello Stato, di 4 regioni, di 12 province, degli enti fluviali, di tutti i comuni, coordinati da un soggetto unico. Il giro di affari annuo è stimato in due volte l'investimento iniziale. Per sempre. 

Ma 
VENTO non si ferma qui e potrebbe crescere collegandosi con altre ciclabili(quella del Brennero-Peschiera-Mantova, la Torino-Nizza, Mantova-Ferrara-Adriatico, etc.) e raddoppiando sulla sponda opposta del Po. Sono infinite le potenzialità. Ancora più infinite se si pensa che VENTO è collegato al treno e alla navigazione fluviale. 

VENTO è paesaggio, sviluppo, beni culturali, ambiente, agricoltura, fiume, natura, città, piccoli comuni, cibo, tipicità, sole, vento, salute, lavoro, futuro. VENTO è anche EuroveloVENTO è anche Bicitalia.

La realizzazione di 
VENTO andrebbe a soddisfare una richiesta europea da un lato e ci metterebbe in collegamento con gli altri paesi.VENTO è un'infrastruttura che si porta dietroinnovazione e beneficiVENTO vuole dire a tutti noi che un piano infrastrutturale nazionale che si candida a sostenere lo sviluppo del Paese in questa particolare congiuntura, deve farsi portatore di una nuova cultura, di una svolta. Non possono esserci solo i soliti ingredienti nel nostro futuro: autostrade, strade, trafori, ferrovie veloci, piattaforme logistiche. 
Le grandi ciclovie Europee sono opere per rilanciare lo sviluppo di un paese. Per questo occorre cambiare scala di progettazione e di gestione e stare più in alto.

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Leggi l'articolo sull'Espresso del 28 maggio 2014:

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