Theatrum Mundi / Global Street 3 nov

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COMMON GROUND: TRA ARTE E PRATICHE URBANE
Theatrum Mundi/Global Street è un nuovo forum urbano per comprendere cosa porta vitalità alle città e soprattutto agli spa- zi pubblici, e quindi chiedersi come la progettazione di questi luoghi possa essere migliorata. Architetti e urbanisti dialogano con artisti di ogni settore per re-immaginare lo spazio pubblico urbano del 21° secolo.
Nell’autunno 2012, Theatrum Mundi/Global Street ospita una giornata di dibattito pubblico in collaborazione con La Bien- nale di Venezia e weareherevenice.
SABATO 3 NOVEMBRE
// 10.00 – 13.00 / VENICE COMMONS > Spiazzi , Castello 3865, 30122 Venice
In un momento di ambiguità tra spazio pubblico e spazio privato e di trasformazioni su larga scala della città di Venezia ci si interroga su come potrebbe definirsi e raffigurarsi un ‘commons’ veneziano? La discussione raccoglie protagonisti, attivisti e artisti che a Venezia intervengono nel pubblico aiutando a ridefinire la città e architetti ed esperti internazionali per riflettere sulle pressioni e tensioni a cui è esposta Venezia e proporre soluzioni. L’obiettivo è un ‘brainstorming’ allargato a tutti che riunisca provocazione e creatività e persone interessate a sviluppare luoghi per un ‘commons’ politico a Venezia.
Partecipanti: cittadini attivi (Spiazzi, El Felze, Forte Marghera, Teatro Marinoni, Arsenale, Faro, 40xVenezia, IoDecido) with Liza Fior (Principal, muf architecture/art), Adam Kaasa (London Manager, Theatrum Mundi e Research Officer, LSE Cities), Elke Krasny (Bottom-Up Urbanism), Michelle Provoost (Principal, Crimson Architectural Historians), Andrew Todd (Prin- cipal, Studio Andrew Todd)
Moderatore: Jane da Mosto (weareherevenice)
POSTI LIMITATI! rsvp info@weareherevenice.org
// 14.30 – 16.00 / PROGETTARE LO SPAZIO POLITICO > Teatro alle Tese, Arsenale
Nelle realtà urbane di tutto il mondo raramente i luoghi della politica sono quelli espressamente progettati per questa. La protesta pubblica, l’inequità materiale e le differenze sociali operano secondo una logica che supera la programmazione e progettazione architettonica. Quindi cosa significa progettare per quel che è politico? Come testimoni delle trasformazioni storiche e contemporanee delle realtà urbane in tutto il mondo, quali interventi, strumenti o metodologie possono aiutarci a ripensare il modo in cui la politica divenga il cuore del processo di progettazione?
Partecipanti: Liza Fior (Principal, muf architecture/art), Daniel Schwartz (Resident archivist and Filmmaker, Urban Think Tank), Michael Contento (Lead Designer and Researcher, Urban Think Tank), Gry Worre Hallberg, (Partner, House of Fu- tures), Michelle Provoost (Principal, Crimson Architectural Historians)
Moderatore: Adam Kaasa (London Manager, Theatrum Mundi and Research Officer, LSE Cities)
// 16.30 – 18.00 / RIPENSARE I CENTRI CULTURALI > Teatro alle Tese, Arsenale
La vita culturale spesso agisce come catalizzatore della vita sociale e testimone condiviso tra ambienti formali e semi-formali. Per questo si discute di centri artistici o culturali: attraggono energia e la concentrano, diventando così anche centri per il controllo della produzione, della diffusione e dell’espressione dei valori di un luogo urbano e della società. Con l’aumentare della pressione sul valore sociale ed effettivo dei centri culturali, cosa si può dire di una loro progettazione sempre più stan- dardizzata? Cosa si può imparare dalla vita di strada delle realtà urbane di tutto il mondo che potrebbe essere tradotto in un centro culturale? Quali sono le forme future dei luoghi per l’arte e l’espressione artistica?
Partecipanti: Ricky Burdett (Director, LSE Cities), Stephen Witherford (Principal, Witherford Watson Mann), Siobhan Da- vies (Siobhan Davies Dance), Andrew Todd (Principal, Studio Andrew Todd)
Moderatore: Randall Bourscheidt (President Emeritus, Alliance for the Arts, New York)